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AQUILINO: UN ULTERIORE REGALO AL SISTEMA BANCARIO CON IL POS OBBLIGATORIO PER TUTTI DAL 1° GENNAIO 2014

Rete Imprese Italia chiede un rinvio: “evitare gravi oneri per le imprese”

Oramai mancano pochi giorni e il silenzio da parte delle Istituzioni non lascia ben sperare: In base al Decreto Crescita 2 (art. 15 comma 4 DL 179/2012), dal 1 gennaio 2014 scatta l’obbligo, per tutti coloro che svolgono attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi (professionisti inclusi), di dotarsi di strumenti per consentire il pagamento tramite carte di debito.

La norma prevede tuttavia il conferimento di delega a decreti del Ministro dello sviluppo economico  e del Ministro dell’economia e delle finanze, sentita la Banca d’Italia, per la definizione di eventuali importi minimi e modalità per i differenti soggetti destinatari. Ad oggi, però, manca ancora il decreto attuativo senza il quale, e in mancanza di proroghe, l’obbligo scatterà per qualsiasi importo e per qualsiasi servizio, con le conseguenze immaginabili sulle vendite di prodotti o servizi di bassa entità, considerando le commissioni attualmente previste a carico dell’esercente.

Notevoli sono le perplessità espresse dal nostro sistema. Secondo il presidente di Federpreziosi  Giuseppe Aquilino: “Ci troviamo a dover fronteggiare una ‘pioggia’ di normative di ogni genere che ci disorienta, ma, soprattutto, ci lascia perplessi. Non era dunque possibile formulare precise disposizioni già nella normativa originaria?  Oggi ci ritroviamo  – e  penso in particolare ai piccoli artigiani, agli orologiai – ad ottemperare a un obbligo inutile per pagamenti al di sotto della soglia dei mille euro. Ben venga tutto quanto è finalizzato alla trasparenza, alla legalità,  ma questo nuovo sacrificio che viene richiesto di affrontare va ancora una volta a esclusivo beneficio di un sistema bancario che dal canto suo è poco incline a venire incontro alle esigenze delle nostre imprese!”

Sulla norma è intervenuto Ivan Malavasi, presidente di turno di Rete Imprese Italia, che ha inviato una  lettera al Governo per segnalare le forti preoccupazioni a fronte dei gravi oneri che si abbatteranno sulle imprese. “Rete Imprese Italia”si sottolinea “è consapevole che la modernizzazione dei sistemi di pagamento è uno degli strumenti importanti per aumentare l`efficienza del sistema produttivo italiano. Al tempo stesso, ritiene che l`utilizzo della moneta elettronica debba essere diffuso tramite una distribuzione equilibrata fra benefici e costi a carico dei soggetti interessati. L`imminente adeguamento alla previsione normativa imporrà invece un aggravio pesante per le imprese. Oltre all`obbligo di pagamento dei costi di attivazione del POS, le imprese dovranno sopportare gli oneri di gestione che andranno ad aggravare ulteriormente i loro costi fissi. A ciò deve poi, ovviamente, aggiungersi il costo delle commissioni su ogni transazione”. Conclude la lettera “Considerando che ad oggi non sono ancora stati adottati i decreti attuativi previsti dal comma 5 del richiamato art. 15, finalizzati alla definizione delle procedure e dei limiti per l`applicazione dell`obbligo di POS, Rete Imprese Italia chiede di rinviare l`entrata in vigore della previsione normativa”.

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