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ASSEMBLEA DELL’ASSOCIAZIONE ORAFA ROMANA – TEMPO DI CONSUNTIVI E DI PROGETTI

Tempo di consuntivi per l’Associazione Regionale Romana Orafi, che ha scelto di riunire i propri associati nella sede di Confcommercio nazionale non solo per fare il punto sul lavoro svolto nel corso degli ultimi dodici mesi, ma anche per definire le linee guida per il 2013.

Un’assemblea partecipata quella svoltasi il 26 Novembre scorso, in cui il clima familiare e goliardico che ha preceduto i lavori ha visto emergere il lato migliore dei numerosi operatori alla ricerca di un confronto sano e costruttivo sulle difficoltà del mercato, quasi a voler ribadire “uniti siamo squadra”, come dimostrato anche dal caloroso applauso che ha sottolineato l’apprezzamento per il lavoro svolto dal Consiglio di presidenza e dall’intero Direttivo.

Chiamato a presiedere l’assemblea, Aldo Vitali, figura storica dell’artigianato argentiero romano, ha voluto coinvolgere il presidente dell’Associazione Paolo Paolillo, il quale ha analizzato nel dettaglio le singole attività dell’Associazione in ambito Confcommercio Roma e in Federpreziosi, quale riprova del fatto che una squadra unita e motivata può raggiungere risultati concreti a tutela del comparto  nonostante la sempre più stringente congiuntura economica, dichiarandosi convinto che “si risorge anche dai momenti più bui”.

Ricordando la figura del collega Mastrolorenzi, che si è tolto la vita, Paolillo ha sottolineato come “l’istituzione di un fondo di solidarietà su intervento dell’Assessore alle Politiche sulla Sicurezza della Regione Lazio, On.  Giuseppe Cangemi, sia fondamentale per evitare il ripetersi di episodi analoghi offrendo assistenza legale e psicologica ai commercianti delle categorie più a rischio, vittime di atti criminali. In quest’ottica risultano indispensabili e fondamentali per garantire sicurezza e tranquillità i rapporti di collaborazione con le forze dell’ordine iniziati per interessamento dell’ex Questore di Roma, Francesco Tagliente, e proseguiti con il neo Questore Fulvio Della Rocca, rapporti  che hanno permesso di organizzare una serie di incontri tra operatori e Commissariati di Pubblica Sicurezza”.

Tranquillità, dunque, a 360 gradi, tanto da stimolare la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con l’Ispettorato del Lavoro di Roma per agevolare l’installazione di sistemi di videosorveglianza.Nel sottolineare la valenza del rapporto con Federpreziosi,  di cui è Vice Presidente, Paolillo ha poi evidenziato come nel direttivo siedano ben quattro rappresentanti dell’Associazione Romana. “Federpreziosi, che grazie alla regia del Presidente Giuseppe Aquilino, sta guadagnandosi la fiducia delle istituzioni e di tutti i naturali interlocutori del comparto orafo-gioielliero-argentiero, ha consentito, con la rivisitazione del proprio Statuto, di coinvolgere, in ambito Confcommercio, tutte le figure del settore  e di fare, non solo a livello nazionale, quel salto atteso da anni in termini di rappresentanza politica

Non da meno”, ha evidenziato Paolillo nel corso della sua relazione, “il contributo fornito da ARRO – nel corso dei tanti anni che hanno preceduto la stesura della proposta di legge in materia di normativa per i materiali gemmologici – a Federpreziosi e alle innumerevoli organizzazioni di rappresentanza della distribuzione, della produzione, del commercio di pietre preziose, di Unionfiliere, dei laboratori gemmologici, per redigere una proposta legislativa tesa a disciplinare un settore ove troppo spesso incuranti e incompetenti venditori non hanno rispettato le regole. Nata dalla volontà di restituire ai veri professionisti del settore, i gioiellieri, il titolo di esperti, questa proposta di legge, oggi al vaglio della X Commissione del Senato, è stata una delle più straordinarie attività di lobby che un sistema, e soprattutto il nostro, abbia mai portato avanti  e andrà a tutela sia del cliente, grande tesoro di ogni azienda, che del venditore, sempre esposto alla concorrenza sleale”.

Anche in tema di regolamentazione dei  “compro oro” forte è stato l’impegno dell’Associazione, non solo sul territorio in collaborazione con le forze dell’ordine, ma anche in ambito Federpreziosi nell’analisi delle proposte di legge, attualmente riunificate, in esame alla Camera. “Una proposta”, ha affermato Paolillo, che vorrebbe garantire più trasparenza in un campo facile a illeciti, perché poco controllata la tracciabilità dei passaggi, in mancanza di normativa efficace. Questo turba il sistema ma soprattutto fa ricadere su di noi, settore che ha in comune con loro solo il metallo nobile, una discriminante  che danneggia la nostra immagine. Vi è l’inderogabile necessità di garantire il mercato e il consumatore con una normativa condivisa che preveda regole chiare e trasparenti in materia di compravendita di oggetti preziosi usati”.

“Anche in ambito culturale”, sottolinea Paolillo “forte è stata la bontà degli indirizzi strategici. La seconda conferenza di sistema, svoltasi il 7 maggio,  e avente come tema la valorizzazione del Made in Italy, ha posto al centro del dibattito, l’importanza della difesa dei distretti territoriali nell’economia globalizzata. Se da un lato abbiamo focalizzato le potenzialità del made in ad alto valore culturale, dall’altro abbiamo messo in evidenza come sull’intero territorio italiano la costruzione di un progetto di esportazione di cultura dei centri produttivi, appena abbozzato dall’Associazione Romana, sia assente nei centri pur in grado di esprimere enormi potenzialità”. “Un’osservazione profonda”, ha proseguito Paolillo nel corso della sua disamina,  “che non è solo di carattere culturale ma ancor più economica dando ragione alle strategie di promozione poste in atto da ARRO con gli episodi di Colonia, Roma e Pechino sulla valorizzazione e sullo sviluppo della scuola orafa romana. A tal proposito, il progetto prevede per il prossimo biennio ben due eventi espositivi di elevato profilo qualitativo, critico e commerciale”.

Chiudendo il suo intervento, Paolillo sottolinea che ciò “significa rispondere alla crisi  con un prodotto unico al mondo che si pone l’obiettivo di accendere i riflettori su Roma, capitale del gioiello internazionale”.

Steven Tranquilli

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