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In sede Unione Europea a Bruxelles il 28 Giugno 2013

CONTINUA L’IMPEGNO SUL TEMA DELLA NORMATIVA NICKEL E METALLI PREZIOSI

Roma, 02 Luglio 2013 – “Stiamo proseguendo in tutte le sedi competenti a livello nazionale ed internazionale con incisive azioni per sensibilizzare le istituzioni sulle problematiche derivanti all’intera filiera orafa a seguito delle penalizzanti normative sui metalli preziosi recentemente entrate in vigore. Lungo ed accurato è stato il lavoro preparatorio di verifica” ricorda Giuseppe Aquilino  “nel corso dei numerosi incontri con i colleghi delle altre associazioni di categoria anche a livello europeo, con cui abbiamo avuto modo di confrontarci durante il Congresso Mondiale CIBJO lo scorso Maggio a Tel Aviv e in successivi contatti. Importante è stata la recentissima riunione a Bruxelles”.

Soddisfazione della rappresentanza italiana che ha partecipato all’incontro della Commissione EU di CIBJO con la Commissione Europea, incontro che ha avuto luogo il 28 Giugno scorso. Il presidente Aquilino e il direttore di Federpreziosi Steven Tranquilli erano accompagnati da Marisa Ameli, responsabile della Delegazione Confcommercio presso l’Unione Europea.

Della delegazione, guidata dal capo Commissione Thilo Brücker con il presidente di CIBJO, Gaetano Cavalieri, facevano parte esponenti del settore orafo di Francia, Gran Bretagna e Germania, che hanno presentato le istanze concordate a livello europeo da 12 Paesi per sensibilizzare  i responsabili della sezione Service for Foreign Policy Instruments dell’Unione Europea.

Particolare rilevanza in sede di discussione hanno avuto le auspicate modifiche ai metodi di valutazione dei livelli di rilascio del nickel – in considerazione delle ben note ripercussioni della normativa in vigore dallo scorso Aprile per la commercializzazione di prodotti  di oreficeria, gioielleria, orologeria – nonché le problematiche collegate alle restrittive regole di certificazione per i metalli preziosi provenienti dalle zone di conflitto, regole già adottate negli USA (Dodd Frank Act) e attualmente sottoposte a pubblico esame in ambito europeo.

Per quanto concerne la “normativa nickel”, i  membri CIBJO si impegneranno sollecitando in particolare i rispettivi organismi di controllo (in Italia l’UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione) al fine di trovare un’intesa circa una più adeguata valutazione di conformità.

Leggi il comunicato CIBJO

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