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n. 122/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

Stamane quotazioni spot del metallo giallo a 1978,385 dollari l’oncia pari a 56,68 euro al grammo.

Prezzi in vetrina nel segno della trasparenza – Continuano a pervenire alla nostra Segreteria richieste di chiarimenti sull’obbligo di mostrare – ovvero esporre – il prezzo di vendita dei prodotti in vetrina. Giova ricordare che a disciplinare la materia è il D.lgs. 31 marzo 1998, n°114 cd. “Decreto Bersani” – integrato da vari interventi legislativi regionali, stante la competenza legislativa delle Regioni in materia di disciplina del commercio – a disporre che tutti i prodotti esposti per la vendita al dettaglio nelle vetrine esterne o all’ingresso del locale, nelle immediate adiacenze dell’esercizio e all’interno dello stesso, “debbano indicare, in modo chiaro e leggibile, il prezzo di vendita al pubblico, mediante uso di un cartello o con altre modalità idonee allo scopo”. Stante questo obbligo, in risposta alla richiesta di deroga per il comparto, avanzata da Federpreziosi (all’epoca Federdettaglianti) già in essere alla data di emanazione del citato D.lgs., è intervenuto il Ministero dell’Industria con la circolare n. 3467/C del 28 maggio 1999. La circolare – in deroga a quanto previsto dal D.lgs. 114/1998 in materia di esposizione dei prezzi – consente, solo ed esclusivamente per i prodotti realizzati in materiale prezioso, d’arte o d’antiquariato esposti nelle vetrine esterne, di apporre sul singolo prodotto un cartellino recante l’indicazione del prezzo per esteso, visibile dall’interno e non dall’esterno del negozio, considerate – prosegue la nota ministeriale – le esigenze di prevenzione della criminalità, particolarmente necessarie per alcune tipologie di esercizi commerciali, tra cui gli esercizi di vendita al dettaglio orafo. È consigliabile, pertanto non obbligatorio, che tale cartellino sia ben collegato al prodotto a cui si riferisce in modo da rendere, nello spirito della normativa in materia, più trasparente il rapporto con il consumatore. Si sottolinea, altresì, che detta facoltà in esenzione non si applica ai prodotti esposti in vetrine site all’interno del negozio, i cui relativi prezzi devono poter essere letti direttamente dalla clientela, singolarmente con segnaprezzo o similare.

Nuovo, potente distretto dei diamanti – Surat, in India, con il nuovo Surat Diamond Bourse, un imponente edificio di 15 piani su oltre 141.000 metri quadrati che verrà inaugurato a breve, è destinata a diventare uno dei più importanti centri per l’industria dei diamanti con numeri impressionanti: oltre il 95% dei diamanti transiteranno per questo complesso, in grado di ospitare oltre 65.000 addetti del settore.

L’ago della bilancia – Come ricordato nelle settimane scorse, è il decreto 93 del 21/04/2017 a regolamentare l’utilizzo delle bilance. La norma stabilisce, innanzitutto, che la “funzione di misura legale” di una bilancia si riferisce alla “funzione di misura giustificata da motivi di interesse pubblico, sanità pubblica, sicurezza pubblica, ordine pubblico, protezione dell’ambiente, tutela dei consumatori, imposizione di tasse e di diritti e lealtà nelle transazioni commerciali”. Secondo la direttiva NAWI – Non Automatic Weighing Instruments – è necessario avere una bilancia omologata anche per le attività commerciali, fisse o ambulanti, in cui il peso netto di ciò che viene venduto ne determina il prezzo. Infine – ai sensi degli artt. 62 e 75 del R.D. 31 gennaio 1909, n. 242 – i rivenditori di oggetti preziosi, al pari degli altri utenti metrici, debbono essere provvisti degli strumenti legali necessari all’attività svolta.

Artigianato campano: se ne parla oggi a Napoli – Un patrimonio di storia, cultura e innovazione, una delle espressioni più autentiche e originali della creatività e dell’identità della regione con la realizzazione di opere uniche e di qualità, che raccontano la storia, la cultura e le belle naturali e artistiche del territorio.
Città della Scienza, con la UOD Musei e Biblioteche della Regione Campania, promuove oggi, dalle 9.00 alle 16.00, un convegno dal titolo “Le mani e la Mente” per illustrare gli scenari attuali dei musei dedicati all’artigianato campano e a favorire la conoscenza reciproca tra le varie realtà operative sul territorio.
L’intarsio, il corallo, l’arte orafa, la ceramica, la porcellana, la seta, la pelle e il cuoio (la moda in generale), il presepe, il ferro battuto, il legno: sono solo alcune delle lavorazioni tipiche dell’artigianato campano, che si tramandano di generazione in generazione nelle botteghe e nelle scuole d’arte. APPROFONDISCI

n. 122/2023 |APPUNTI DEL GIORNO| Mercoledì 19 Luglio 2023-S. Arsenio

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