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n. 129/2022 |APPUNTI DEL GIORNO|

Stamane, l’oro, sui mercati europei è attualmente quotato a 1734,73 dollari l’oncia pari a 55,77 euro al g.

Temperature torride su tutti i fronti – Il bollettino sanitario indica che inesorabilmente un numero in ascesa dei contagi da Colvidl9 e pone nuove preoccupazioni, tanto da dare il via ad una nuova campagna vaccinale per gli over 60 con la quarta dose. Il via libera dell’Ema anticipa, di fatto, le mosse previste al termine dell’estate. Il Decreto Aiuti incassa il via libera della Camera, puntando dritto verso la conversione in legge: il testo, varato per alleggerire famiglie e imprese dalle conseguenze economiche della guerra in Ucraina, dovrebbe avere l’approvazione finale del Senato entro giovedì 14 luglio, fatti salvi eventuali incidenti di percorso in ambito governativo. Ma già dall’entrata in vigore il 18 maggio dopo il benestare in Consiglio dei ministri, si è aperta la partita dell’attuazione per rendere operative alcune norme fondamentali. Attuazione che nel passaggio in Parlamento si è fatta più impegnativa: agli 11 provvedimenti da varare previsti dal DI dopo l’ok del CdM (di cui 4 nel frattempo già attuati), se ne sono aggiunti altri 12 con il passaggio alle Camere, portando il totale a 23. La settimana più calda per Draghi continua. Occorre dunque prepararsi ad affrontare temperature torride, non solo in senso meteorologico. Non sarà solo il temuto anticiclone africano a dettare le proprie condizioni.

Maggio 2022: consumi in crescita – A maggio 2022 le vendite al dettaglio sono in crescita sia in valore sia in volume, tanto per i beni alimentari quanto per i non alimentari, rispetto al mese precedente. Su base tendenziale – affermano le stime preliminari relative al mese di maggio diffuse ieri dall’Istat – si registra un aumento per le vendite dei beni non alimentari con le vendite di gioielleria orologeria che registrano un + 9,8% su base annuale, mentre per gli alimentari la variazione positiva riguarda solo il valore. Il volume, infatti, è in calo per il quinto mese consecutivo. Tutte le forme distributive registrano una crescita tendenziale più accentuata per il commercio on-line.

Consigli per un identikit dei clienti – Ogni giorno entrano in negozio persone molto diverse e con esigenze molto diverse: dal cliente abituale, a quello che vuole scambiare due chiacchiere, a quello che vuole solo dare un’occhiata, a quello che ha fretta. In un nuovo articolo sui clienti-tipo della collana Le Bussole di CONFCOMMERCIO ne vengono analizzate alcune tipologie sempre più frequenti nell’era di internet: il cliente super informato e lo show roomer, ovvero quello che viene a provare il prodotto in negozio con l’intenzione di comprarlo a meno online. Collegato a quest’ultimo c’è il sempre attuale cacciatore di promozioni. Come per l’articolo precedente, per ciascun tipo di cliente viene fornito qualche indizio su come riconoscerlo, in quali circostanze è più frequente e, soprattutto, qualche suggerimento per riuscire a renderlo soddisfatto (e vendergli qualcosa!).

Il consumatore: questo camaleonte – Un nuovo “Codice Consumi” in grado di intercettare i cambiamenti degli ultimi anni nelle abitudini di spesa degli italiani. L’ha messo a punto GS1 Italy – la realtà che ha ideato il codice a barre – con una ricerca realizzata da Ipsos e McKinsey. Il documento identifica 6 motori che azionano le scelte di consumo: emozionalità di prodotti e marchi, innovazione dell’esperienza di consumo, omnicanalità ed esperienza d’acquisto, cura per ambiente e persona, territorialità, convenienza e parsimonia. Gli autori individuano poi 9 “comunità di sentire” trasversali per età e collocazione geografica: da coloro a cui basta poco per essere felici agli attenti ma parsimoniosi, dai conviviali concentrati sulla salubrità dei prodotti agli sperimentatori accorti che uniscono piacere e attenzione al gusto di ciò che comprano.

Open Innovation chiave per un successo aziendale sostenibile? Sicuramente sì e, a volte, è anche necessaria per la sopravvivenza stessa dell’impresa. Le aziende che scelgono la strada dell’innovazione crescono due volte di più in occupazione e vendite, restando competitive. Far evolvere i processi interni per renderli efficienti, innovare prodotti e servizi per essere competitivi e attenti alle esigenze dei consumatori: questi gli obiettivi principali di PMI e grandi aziende. Ma sviluppare tutto internamente rischia di far disperdere risorse preziose all’azienda, come dimostra il fatto che giganti tech quali Apple, Amazon e Google crescono e innovano acquisendo tecnologie, soluzioni e know-how dall’esterno. Questa è quella che chiamiamo Open Innovation, un concetto nato solo nel 2003. In Italia la maggioranza delle aziende è appena entrata nell’arena dell’innovazione. Il 75% delle multinazionali ha adottato programmi di Open Innovation già negli ultimi anni, ma se parliamo di PMI, vera spina dorsale dell’economia italiana, solo il 25% ricorre all’innovazione attraverso fonti esterne, con timidi tentativi esplorativi. Fattori culturali e generazionali, scarsa disponibilità di capitali e risorse da investire in Ricerca & Sviluppo, economie di scala non attuabili, difficoltà di approccio verso le startup sono tra le motivazioni alla base di questo scenario. In futuro forse si ricorrerà sempre più ad hub di innovazione, acceleratori e incubatori di startup che possano facilitare il matching di queste ultime con le aziende e aiutarle a parlare la stessa lingua, con una visione strategica sui trend dell’innovazione per coglierne al meglio le opportunità. Gli ingredienti per il futuro ci sono tutti, basta solo seguire la ricetta. (Gabriella Scapicchio, Ceo di Le Village Milano).

n. 129/2022 |APPUNTI DEL GIORNO| Martedì 12 Luglio 2022 — S. Fortunato

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