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n. 14/2022| APPUNTI DEL GIORNO |

Vendite al dettaglio in decisa ripresa – L’andamento dell’anno 2021 mostra importanti segnali positivi di ripresa, che vengono confermati dalle aspettative di andamento nell’anno nuovo. I dati delle rilevazioni mensili ISTAT indicano in decisa ripresa le vendite al dettaglio 2021 rispetto al 2020, malgrado il caro-vita, l’impatto del costo dell’energia. Pesantemente influenzata dall’emergenza sanitaria, la crescita annuale registra un aumento del 7,9% in valore e del 7,2% in volume. L’incremento complessivo è attribuibile soprattutto al rimbalzo del comparto non alimentare le cui vendite tornano ai livelli del 2019.

Andamento migliore del previsto su base annua anche per il settore gioielleria/orologeria con una crescita del 7,6%. Nel mese di dicembre 2021 il settore delle gioiellerie ha registrato una crescita tendenziale dell’8,8% rispetto allo stesso mese del 2020.
In generale, commenta l’Ufficio Studi Confcommercio, nel confronto annuo il recupero delle vendite al dettaglio è stato certo favorito dalle migliori condizioni di operatività delle imprese nello scorso mese di dicembre rispetto al dicembre 2020. Se ne ha prova tanto dalla lettura dei tassi di crescita registrati nei settori legati alle festività di fine anno quanto dalla variazione positiva delle vendite nei piccoli negozi, che riconquistano qualche frazione di fatturato a scapito del commercio elettronico. Ciò conferma la presenza di una relazione di “convivenza” tra commercio virtuale e fisico grazie alla multicanalità. Alla luce dei dati di dicembre, pur con rilevanti difficoltà, il controllo della pandemia e i conseguenti spazi di manovra per le attività produttive hanno favorito una buona performance economica, al contrario di quanto accaduto in altri paesi europei nei quali si registra un rilevante calo congiunturale dei consumi. I risultati ottenuti nel 2021 non significano, comunque, l’uscita definitiva dalla crisi, in considerazione sia delle incertezze sull’evoluzione della pandemia sia, soprattutto, degli effetti che nei prossimi mesi la ripresa dell’inflazione potrebbe avere sulle decisioni di acquisto delle famiglie.

Quotazione oro – A fine gennaio a seguito della due giorni di riunione della Federal Reserve, la banca centrale statunitense, nella quale si è deciso di mantenere fermi i tassi, le quotazioni dell’oro sono scese da circa 1.840 dollari all’oncia fino a raggiungere gli odierni 1.826,26 dollari l’oncia (51.44 gr) dopo aver toccato nei giorni scorsi minimi di circa 1.790 dollari. Anche sulla base delle fonti giornalistiche, con i paventati rialzi dei tassi da parte della Fed di mezzo punto percentuale (50bps) nel corso dell’anno si prospetta il calo dei prezzi dei metalli preziosi. Ipotesi, ovviamente, tutte da verificare.

Bankitalia: su compravendita diamanti – Luigi Federico Signorini, direttore generale di Banca d’Italia è intervenuto ieri nel corso di un’audizione alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario, per chiarire e inquadrare correttamente il ruolo che la Banca d’Italia ha svolto nella vicenda “diamanti cd. da investimento”. “Tra il gennaio del 2017 e il gennaio del 2022 la Banca d’Italia ha ricevuto circa 1400 esposti da privati concernenti la vendita dei diamanti, con una concentrazione nel biennio 2018-2019. Gli intermediari più interessati dagli esposti sono risultati Banco Bpm (79,5%), Mps (9,3%) e Unicredit (6,8%)”. Signorini ha ricordato come il procedimento dell’Agcm, concluso nell’ottobre 2017, portò all’irrogazione di significative sanzioni pecuniarie: 4 milioni per Unicredit; 3,35 milioni per Banco Bpm; 3 milioni per Banca Intesa; 2 milioni per Banca Mps. Furono sanzionate anche le due società operanti nel commercio di diamanti (IDB per 2 milioni e DPI 1 milione). L’Istituto centrale di vigilanza “nel sollecitare le banche a presidiare i rischi legali e di reputazione, ha contribuito a determinare il rimborso di gran parte delle somme contestate o contestabili”. In termini di rimborso effettuati dagli intermediari al 30 settembre 2021, l’ammontare degli stessi risulta prossimo a € 1,2 miliardi, importo a cui si aggiunge il valore di mercato effettivo delle pietre per quei clienti che hanno ottenuto un ristoro e trattenuto quanto acquistato. Ecco i numeri: dei 71.108 clienti coinvolti per un controvalore delle pietre collocate pari a 1.878 €/mln, 52.440 clienti sono stati rimborsati per un totale di 1.160 €/mln. La Banca d’Italia, ha continuato Signorini, si è costituita parte civile in relazione alle condotte di ostacolo alle sue funzioni di vigilanza nel procedimento penale attualmente in fase di udienza preliminare dinanzi al Tribunale di Milano.

Registro Compro oro OAM – I soggetti che risultano iscritti al 31 dicembre 2021 sono tenuti, entro e non oltre il 28 febbraio 2022 al versamento dei contributi relativi al rinnovo dell’iscrizione 2022. https://www.organismoam. it/rinnovo-compro-oro

n.14/2022 |APPUNTI DEL GIORNO Mercoledì 9 Febbraio 2022 – S.Apollonia

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