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n. 15/2022 | APPUNTI DEL GIORNO

Nuovo video per San Valentino – On line su Facebook il promo Federpreziosi (30 secondi) per San Valentino con queste premesse “San Valentino. Perché non festeggiare? È vero che per regalare gioielli non occorre attendere ricorrenze speciali, le classiche “feste comandate”. Ci sono però alcune date che sono momenti perfetti per dare più forza a pensieri, sentimenti, parole. Non temiamo di essere conformisti o banali. I segni d’amore non sono mai banali. E amore fa pur sempre rima con cuore”. Realizzato e scritto con il cuore come spesso accade nel nostro, nel vostro lavoro quotidiano tanto da osare un invito a condividerlo.

Caro energia – A pochi giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Sostegni-ter ora all’esame del Senato, che ha previsto interventi per frenare il caro energia, sono in arrivo nuove misure in soccorso di famiglie e imprese. Il Decreto Energia, stando alle dichiarazioni del Premier Draghi ieri in visita a Genova, dirotterà risorse – l’ipotesi è di circa 4 miliardi – per salvaguardare le imprese nel secondo trimestre. Nel frattempo continua la caccia ai fondi necessari a finanziare l’intervento.

Aumento vendite gioielli con diamanti – A conferma dei recenti dati forniti dall’ISTAT (v. Appunti del giorno n. 14 del 9 febbraio scorso) che hanno evidenziato nel nostro Paese un’accelerazione delle vendite al dettaglio compreso il settore orafo, arrivano buone notizie per quanto riguarda i gioielli con diamanti. Secondo il report congiunto di Bain & Co. e dell’Antwerp World Diamond Centre, a livello globale nel 2021 si è infatti registrato un aumento del 29% rispetto al 2020 e dell’11% rispetto al 2019, mentre i ricavi nell’ambito dell’estrazione dei diamanti nel 2021 sono saliti del 62% (+13% rispetto al 2019). Segno positivo anche nelle previsioni per il primo semestre 2022 in entrambi i segmenti.
I prezzi dei diamanti grezzi e tagliati sono rimasti piuttosto stabili per tutto il 2020 malgrado un calo della domanda dovuto alle conseguenze dell’emergenza sanitaria. La tenuta dei prezzi è da attribuire principalmente alla riduzione dell’estrazione mineraria e ai fermi della produzione che hanno mantenuto il mercato globale in equilibrio. La ripresa della domanda nel 2021 ha inevitabilmente portato con sé la revisione verso l’alto dei prezzi. Secondo le stime De Beers, le quotazioni sono salite tra il 5% e il 20%. In ogni caso, malgrado nel corso del 2022 sia prevista l’immissione sul mercato di circa 120 milioni di carati di grezzo, è improbabile che si raggiungano i livelli pre-pandemia entro i prossimi cinque anni.

Gioielli d’Abruzzo a Dubai – Al padiglione Italia di Dubai 2020 il gioiello Made in Italy, nelle sue diverse sfaccettature, continua ad essere protagonista.
In questi giorni è in mostra l’arte orafa abruzzese di Scanno e Pescocostanzo: 150 gioielli, dai più antichi a quelli moderni, a rappresentare la tradizione della lavorazione a filigrana nella provincia de L’Aquila. Oltre alla “Presentosa”, tipico pendente pescolano che generalmente reca al centro un cuore, caratterizzano la produzione gli orecchini “cecquajje”, realizzati saldando assieme due lamine fuse e traforate, abbelliti poi da piccoli pendenti di perle scaramazze o da spirali in oro e abbinati a cammei, pietre dure, smalti, ad indicare forti influssi delle tecniche di lavorazione napoletane. E poi i gioielli nuziali come la “cannatora”, collana a piccole sfere ovali vuote (“vaghi”), accompagnata con gli orecchini, detti “circejje” a forma di cestello o di navicella e l’anello a forma di due mani unite su un cuore centrale, simile alla fede bizantina, oppure a nastro d’oro, con una fascia centrale e un filo che lo avvolge a spirale.
Concorderete che una pillola di storia non guasta mai per ricordare la fantastica varietà della produzione orafa del nostro Paese.

Monarchia contro Repubblica – Casa Savoia cita in giudizio in sede civile lo Stato italiano reclamando la restituzione delle «gioie di dotazione della Corona del Regno d’Italia». La prima udienza è fissata per il 7 giugno prossimo. Giova ricordare che con l’avvento della Repubblica tutti i beni della famiglia reale vennero confiscati dallo Stato italiano, come previsto dalla Costituzione nella “disposizione XIII”, per essere custoditi nel caveau della Banca d’Italia. La cassetta di sicurezza è stata aperta una sola volta, nel 1976, quando si decise di sottoporre il contenuto a una perizia affidata ai periti di Bulgari, che valutarono i gioielli intorno ai 2 miliardi di lire (circa 10 milioni di euro attuali).

Centro Orafo il Tarì – Apertura straordinaria domenica 27 febbraio prossimo.

n. 15/2022 | APPUNTI DEL GIORNO Giovedì 10 Febbraio 2022 – S. Arnaldo n. 15/2022
‘Giornata del Ricordo’ in memoria delle vittime delle foibe.

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