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n. 152/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

Gioielleria: positivo il primo semestre, rallenta il secondo – Trend positivo anche nel secondo trimestre per il comparto dell’oreficeria, argenteria e gioielleria italiano, trainato dalle vendite estere (+14,2%). L’analisi elaborata per Federorafi dal Centro Studi di Confindustria Moda evidenzia nella prima metà dell’anno, anche a seguito delle dinamiche inflattive, un incremento a doppia cifra dell’export, pari al +15,3% – nonostante la decelerazione del bimestre maggio-giugno – assieme ad un consolidamento del saldo commerciale settoriale (+9,1%) e ad un aumento del fatturato pari al +9,2% tra le aziende del campione di Associati intervistati. Si prevede un raffreddamento della crescita nella seconda parte dell’anno. La nota, diffusa ieri dall’associazione di categoria che riunisce i produttori, indica in lieve calo rispetto a dicembre 2022 il numero di imprese attive (-0,9%), accompagnato da una positiva tenuta dei livelli occupazionali. La Svizzera (+52,5% su gennaio-giugno dello scorso anno) sale al primo posto in valore tra gli sbocchi esteri del settore, superando gli Usa che, anche se con un moderato +3,7%, restano il mercato in maggiore espansione nell’ultimo quadriennio. Al terzo posto la Francia (+9,8%), leader tra i clienti comunitari davanti agli Emirati Arabi (+0,3%).

Siamo tutti “in frenata” – Rallentano ancora l’Eurozona e l’Italia, con la Germania che vede peggiorare le prospettive di recessione. E frena ancora la Cina, sempre più un rischio globale, mentre gli Stati Uniti restano sulla strada dell’atterraggio morbido. Sono le nuove previsioni del Fondo Monetario Internazionale diffuse nel World Economic Outlook (WEO) presentato ieri.

L’avanzata dei pagamenti digitali – Non si ferma la crescita dei pagamenti digitali. Se gli anni del Covid (2020-2021) hanno dato una spinta notevole sia all’e-commerce sia ai pagamenti con plastic card, slancio quest’ultimo, che, seppur a ritmo più lento, non si è esaurito. Così, il bilancio del primo semestre del 2023 del transato dei pagamenti digitali si conferma in crescita (+13%) sullo stesso periodo dell’anno precedente raggiungendo i 206 miliardi di euro. Le stime arrivano dall’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano in occasione della sua consueta rilevazione. Cresce il numero di transazioni effettuate (+17,6%) e si abbassa lo scontrino medio, pari oggi a 45,7 euro (quasi due euro in meno di dodici mesi fa, quando era a 47,5 euro) a conferma che si fa ricorso a questi strumenti anche per piccoli pagamenti. La carta contactless, i cui pagamenti hanno superato i 100 miliardi nel primo semestre 2023, rallenta la sua corsa (+25% anno su anno) dimostrando di aver raggiunto una certa maturità, mentre il mercato dei Mobile& Wearable Payment (le transazioni fatte con smartphone e oggetti indossabili dentro i punti vendita) continua invece la sua corsa senza subire rallentamenti, confermandosi come uno dei motori principali della crescita. Ad allargare lo spettro di azione dei pagamenti digitali contribuisce la tecnologia: accanto agli smart pos, dispositivi dotati di un sistema operativo che consente di ospitare diverse app per accettare i pagamenti più innovativi, più di recente sono arrivati i software pos (o Soft-POS). Si tratta di una versione che permette ai commercianti (senza alcun dispositivo aggiuntivo) di accettare pagamenti contactless direttamente sul proprio smartphone. Resta da verificare se questa ulteriore evoluzione tecnologica supporterà una crescita ulteriore dei pagamenti digitali o se cannibalizzerà i dispositivi esistenti. Tra i sistemi di pagamento che hanno conquistato quote di mercato c’è anche il Buy Now Pay Later (pagamento rateale differito senza interessi). Tuttavia, l’aumento dei tassi d’interesse sembra avere eroso margini di guadagno facendo dubitare della sostenibilità del modello di business e portando alcuni operatori a rivedere fee e offerta proposta. (Tratto dall’articolo di Lucilla Incorvati “I pagamenti digitali raggiungono i volumi del transato in contanti – Raggiunti i 206 miliardi nei primi sei mesi del 2023, in crescita del +13%” pubblicato su Il Sole 24 Ore del 7 ottobre)

Origine geografica protetta per la gioielleria tipica – L’indicazione geografica arriva anche per i prodotti artigianali e industriali. Gruppi di produttori potranno ottenere, attraverso l’Ufficio europeo per la proprietà intellettuale (Euipo), la registrazione di un’indicazione geografica. A poter ambire al riconoscimento anche le produzioni di gioielleria tipiche. Nel deliberarlo nei giorni scorsi, il Consiglio dell’UE ha adottato il regolamento “relativo alla protezione delle indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e industriali” che ora, dopo la firma dei presidenti del parlamento e del consiglio dell’UE, è pronto per la pubblicazione nella gazzetta ufficiale dell’Unione, diventando direttamente applicabile nei 27 stati membri. Il passo successivo spetterà ai parlamenti dei paesi membri, che dovranno adottarlo nel proprio sistema legislativo. Un lungo iter che ha visto il contributo nei vari passaggi di Federpreziosi assieme ad Assocoral tramite gli uffici legislativi di Confcommercio.

Titolari effettivi d’impresa: due mesi per registrarsi! – È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 9 ottobre 2023 il decreto direttoriale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy con cui scatta il termine di 60 giorni per l’adempimento di prima iscrizione nella Sezione dei Titolari Effettivi del Registro Imprese da parte dei soggetti obbligati, tra cui le imprese con personalità giuridica ovvero le società di capitali. Il termine decorre dalla data di pubblicazione del citato decreto in Gazzetta Ufficiale e termina, pertanto, il giorno 11 dicembre 2023. Per maggiori informazioni sulla normativa legata al titolare effettivo visita la pagina dedicata sul sito di Infocamere.

n. 152/2023 |APPUNTI DEL GIORNO| Mercoledì 11 Ottobre 2023 – S. Giovanni XXII – S. Firmino

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