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n. 153/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

Oro stamane, in apertura mercati, ancora verso l’alto 1879,63 dollari l’oncia pari a 56,88 euro al grammo

Meno acquisti, meno risparmi, meno soldi in tasca – Gli italiani possono permettersi sempre meno acquisti, con la loro capacità di spesa in calo. A dirlo è l’Istat, che ha diffuso ieri i dati dei “Conti nazionali per settore istituzionale” nel 2022.
Secondo l’Istituto di statistica lo scorso anno il reddito disponibile delle persone è aumentato del 5,5% (oltre 64,8 miliardi in più), ma il potere d’acquisto delle famiglie si è ridotto dell’1,6%. A pesare sulle tasche dei nuclei familiari è stata l’inflazione e, in particolare, l’aumento del cosiddetto “carrello della spesa”, ancora in crescita dell’8,3% a settembre di quest’anno, dopo aver superato percentuali del’11% nel 2022. Visti i rincari, si è speso sempre di più (i consumi finali sono costati il 12,6% in più rispetto al 2021), mentre è scesa la propensione al risparmio del 5,8% (dal 13,8% del 2021 all’8% del 2022).

Scontrini vs incassi: avvisi bonari – Sono in arrivo in questi giorni per migliaia di contribuenti gli avvisi bonari da parte dell’Agenzia delle Entrate per alcune difformità tra gli scontrini emessi e i dati emergenti dalle comunicazioni Pos. Sono stati segnalati errori come duplicazioni delle transazioni segnalate. La campagna di invio massivo delle lettere di compliance dell’Agenzia prevede l’invito a regolarizzare la posizione in seguito al riscontro di maggiori entrate registrate dal Pos rispetto agli scontrini emessi. Ciò è accaduto poiché alcuni operatori finanziari, obbligati per legge a trasmettere le informazioni relative ai pagamenti elettronici (POS,) hanno commesso inesattezze al momento dell’invio.
Lo rende noto l’Agenzia delle Entrate con il comunicato stampa di ieri evidenziando che le partite IVA che hanno ricevuto una lettera di compliance con informazioni non corrette riceveranno dall’Agenzia una comunicazione di annullamento delle missive inesatte.

Stretta alla tracciabilità dei diamanti russi – I Paesi occidentali sono “molto vicini” alla creazione di un sistema di tracciabilità per sanzionare i diamanti russi. Lo ha dichiarato il primo ministro belga Alexander De Croo durante la visita del presidente Zelensky a Bruxelles ieri alla sede della NATO. “Questo significa che i diamanti insanguinati russi non saranno più in grado di finanziare la guerra russa”, ha dichiarato De Croo ai giornalisti parlando accanto al presidente ucraino. “Siamo molto vicini a un sistema che li escluderà completamente dai mercati al dettaglio”. Ha inoltre dichiarato: “Se escludiamo i diamanti russi solo dal mercato all’ingrosso continueremo ad averli nei nostri negozi. Per la Russia non farà alcuna differenza”.

Export gioielleria: entro l’anno operative verifiche e marcature – I Laboratori Saggio Metalli Preziosi della Camera di Commercio di Vicenza, di Alessandria-Asti e di Arezzo-Siena sono stati riconosciuti come strutture autorizzate ad effettuare verifiche e relativa marcatura nell’ambito dell’export di gioielli. Come già riportato in questi Appunti, l’Italia ha formalmente aderito alla Convenzione di Vienna sul controllo degli oggetti in metallo prezioso destinati all’export. L’ accordo, che ha armonizzato gli standard e le norme tecniche per garantire un’adeguata tutela del consumatore, ha anche introdotto il marchio comune di controllo Common Control Mark che riguarda le esportazioni in tutti i 23 Paesi aderenti alla Convenzione, la maggior parte degli Stati membri dell’Unione Europea e dell’Europa dell’Est, oltre al Regno Unito. I Laboratori Saggio Metalli Preziosi saranno attivati dal 15 dicembre 2023. Infatti, nei giorni scorsi il Depositario della Convenzione ha inviato a tutti gli Stati sottoscrittori la comunicazione che, a seguito della notifica dello strumento di ratifica, l’Italia ha aderito formalmente alla Convenzione e ne diverrà membro a pieno titolo a partire dal 15 dicembre. Da quella data i nostri laboratori potranno finalmente operare.

Non per grazia dei santi ma per buona volontà degli uomini – Il Tesoro di San Gennaro è da sempre parte integrante del mosaico delle tradizioni di Napoli e da pochi giorni ha intrapreso un nuovo cammino verso l’inclusività. L’iniziativa prevede la creazione di riproduzioni in tre dimensioni dei pezzi più celebri della collezione del museo dedicato al patrono della città partenopea. Una serie di interventi che hanno reso il museo accessibile a tutti i visitatori, inclusi quelli con disabilità visive e uditive. Le novità includono videoguide in LIS (Lingua Italiana dei Segni) fruibili tramite QR code, audiodescrizioni per le persone ipovedenti e cieche, e anche audioguide per i bambini. In aggiunta alle opere in 3D, sono stati installati anche pannelli tattili che consentono ai visitatori di esplorare le opere in dettaglio. Poi passamano, servoscala, panchine e scivoli per migliorare l’accessibilità fisica.
Ulteriori supporti includono piantine di orientamento in ceramica, fari letismart per guidare i visitatori lungo il percorso, brochure in scrittura nerobraille e pannelli in braille con descrizioni dettagliate delle sale.

Un panino costato 150 milioni di dollari – Nella notte del 15 febbraio 2003 un manipolo di ladri italiani fece l’impresa che nessuno aveva mai considerato realizzabile. Entrò nel caveau dell’Anversa Diamond Center, cuore dei diamanti mondiali, svaligiò 123 cassette di sicurezza e si portò via circa 150 milioni di dollari in pietre preziose. A tradire poi la banda fu un panino, il capo Leonardo Notarbartolo venne arrestato, scontò la pena ma la refurtiva mai (almeno ufficialmente) recuperata. In epoca di fascinosi ladri televisivi, Prime Video ha deciso di “celebrare” i vent’anni della rapina facendone una serie in otto episodi: Everybody Loves Diamonds. Da domani online contemporaneamente in 240 Paesi.

n. 153/2023 |APPUNTI DEL GIORNO| Giovedì 12 Ottobre 2023 – S. Serafino

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