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n. 180/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

Prezzo dell’oro sostanzialmente stabile seppure molto vicino alla soglia dei 2000 dollari l’oncia. Stamane il metallo prezioso passa di mano a 1999,75 dollari l’oncia pari a 59,06 euro al grammo.

Si può e si deve migliorare – La manovra finanziaria incassa dalla Commissione Europea il via libera con riserva. Secondo il giudizio di Bruxelles l’Italia ha compiuto progressi limitati e il deficit va riportato in linea attraverso un “periodo di consolidamento fiscale”.

Contante amore nostro – L’Italia nel 2022 ha fatto registrate pagamenti in contanti in percentuale stabile all’85% sul totale dei pagamenti fisici (86% nel 2019). In rapporto al resto d’Europa la percentuale è più alta di quasi 10 punti; infatti, nell’area euro i pagamenti in contanti rappresentano circa il 73%. Questo è quanto emerge dall’indagine della Banca Centrale Europea (BCE) pubblicata ieri dalla Banca d’Italia “Rapporto sulle abitudini di pagamento dei consumatori in Italia: evidenze dall’indagine Bce del 2022”. I dati mostrano che, sebbene il contante rimanga lo strumento di pagamento principale presso i punti vendita fisici, questo viene utilizzato specialmente per gli acquisti di valore ridotto (fino a 50 euro). Dall’indagine emerge che “i pagamenti con strumenti elettronici stanno complessivamente aumentando, supportati anche dalla crescita dell’online”.

Tempo svizzero in modalità stabile – Continua il trend positivo delle esportazioni di orologeria svizzera. Ammontano a 2,4 miliardi di franchi pari al +5,1% su base annua. “La crescita delle esportazioni in ottobre è rimasta vicina a quella registrata in agosto e settembre”, ha comunicato ieri nella sua nota mensile la Federazione dell’Industria Orologiera Svizzera (FH).
Il tasso di crescita si è stabilizzato “a un livello meno sostenuto ma comunque significativo rispetto alla prima metà dell’anno”, si sottolinea nella nota. Il risultato dei primi dieci mesi di quest’anno è aumentato dell’8,3% rispetto al 2022. E in termini di valore? Gli orologi con un prezzo inferiore a 200 franchi (prezzo di esportazione) hanno registrato l’aumento di valore maggiore (+17,4%); segue il segmento 200-500 franchi (+10,7%). Sopra i 3.000 franchi il ritmo è rimasto sostenuto, con +6,2%. La fascia 500-3000 franchi ha quasi eguagliato il risultato di ottobre 2022 (-0,9%). Nel mese di ottobre i principali mercati di riferimento hanno presentato performance eterogenee. Dal significativo +5% degli Stati Uniti al +1,9% in terra d’Europa. Spiccano il segno meno per la Germania -12,4%. e la Spagna -2,5%. L’Italia registra il +2,7%.

Intelligenza artificiale: avanti, “cum judicio” – Primo, saperne di più. Secondo, capire come fare degli algoritmi una leva sostenibile per la crescita. Nessuno vuole restare indietro nella corsa all’intelligenza artificiale, tantomeno le nostre imprese. Ma, all’alba della nuova rivoluzione industriale, le idee sono spesso poche e confuse. Le potenzialità dell’AI (Artificial Intelligence) “devono ancora essere comprese appieno” afferma l’ultimo report di Deloitte. Solo in un caso su tre le aziende si sono dichiarate “preparate” all’adozione della nuova tecnologia, sebbene oltre la metà riconosca nella diffusione dell’Ai “un processo irreversibile, a cui nessun mercato o settore rimarrà estraneo”. Il 47% è interessato a introdurre l’AI nei prossimi 3 anni e il 37% sta elaborando una strategia. Nel corso dell’assemblea Confartigianato di ieri è emerso, tra i dati presentati, che per un piccolo imprenditore che ritiene che lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale sia un pericolo ve ne sono 3 che individuano delle opportunità per l’impresa. Sono 124.959 le micro e piccole imprese pioniere dell’AI: si tratta del 12,6% delle imprese tra 3 e 49 addetti che nel biennio 2021-2022 ha utilizzato una o più soluzioni di intelligenza artificiale. A ostacolare il percorso, però, ci sono criticità come la carenza di competenze tecniche e di risorse finanziarie, l’incompatibilità tecnologica con i sistemi in uso. Una certezza sola, dunque: l’intelligenza artificiale sta divenendo ormai parte integrante della nostra quotidianità e sta acquisendo un ruolo sempre più importante anche nella gestione del business. E le chat generative? L’ultima versione di GPT (Generative Pretrained Transformer) e la sua versione conversazionale – ChatGPT – sta suscitando un grande interesse per la capacità dell’AI di generare un testo molto plausibile e coerente, che spesso è difficilmente distinguibile da quello scritto da un essere umano. In definitiva, le chat generative possono dimostrarsi un valido strumento di supporto nella gestione delle interazioni con la clientela e delle sue richieste instaurando delle vere e proprie conversazioni, identificando più velocemente le esigenze dei clienti e fornire prodotti, servizi e assistenza in tempo reale. Con il webinar gratuito Le chat generative: quando e come usarle promosso da EDI, il Digital Innovation Hub di Confcommercio, in programma per mercoledì 6 dicembre alle 14:30, verranno approfondite attraverso esempi pratici le tecniche per elaborare velocemente contenuti testuali e immagini di ogni tipo e per trovare nuove idee o spunti creativi. Verranno analizzati, inoltre, alcuni limiti delle tecnologie AI, in modo da garantire un utilizzo responsabile e sicuro degli strumenti a disposizione. Per info e iscrizione

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n. 180/2023 |APPUNTI DEL GIORNO| Mercoledì 22 Novembre 2023 – S. Cecilia

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