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n. 187/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

Quotazioni dell’oro stamane sui mercati a 2043,39 dollari l’oncia pari a 60,29 euro al g.

Protettore degli orafi e non solo – È il patrono degli orafi, ma anche di tutti gli artigiani che lavorano i metalli, tra cui fabbri e maniscalchi. Si tratta naturalmente del nostro Sant’Eligio che oggi, 1° dicembre, festeggiamo in quasi tutto il nostro Paese. Per l’intera categoria degli orafi italiani le celebrazioni per il Santo Patrono con riti religiosi e conviviali continuano ad essere una tradizione estremamente viva e profondamente sentita. Con immutato spirito di vera aggregazione si ricorda la figura simbolo della categoria: quell’artigiano che divenne maestro di zecca e orafo di corte nella Francia del V secolo non solo per la sua abilità ma per la sua trasparenza ed onestà.
Nato nel 588, Sant’Eligio morì nel 660. La festa liturgica, che sul calendario è fissata al primo dicembre, viene invece celebrata tradizionalmente a Roma e a Milano il 25 giugno o l’ultima domenica di giugno, volendo ricordare che proprio il 25 giugno del 1628 la reliquia del Santo giunse a Roma nella chiesa a lui dedicata.
Come ogni anno scegliamo un’immagine per rappresentare il Santo Patrono. In questa occasione abbiamo optato per un prezioso e significativo bassorilievo raffigurante Sant’Eligio intento a sbalzare metalli che si trova a Genova, nella Basilica di Nostra Signora delle Vigne, al centro dell’altare del XVII secolo dedicato all’antica Congregazione dei Fraveghi – termine tipicamente genovese che fu utilizzato sino al 1950, quando scomparve per essere sostituito con l’attuale “orefici”. Nella fattispecie si tratta di una copia dell’originale sottratto nel 1958 e riprodotta negli anni ’80 a cura del maestro artigiano Renato Giovannelli del laboratorio Massari di Genova

Viva S. Eligio! Viva gli orafi!

Arezzo: oggi al via il Summit del Gioiello Italiano – Giovani, sostenibilità e scenari economici. La terza edizione dell’appuntamento di IEG-Italian Exhibition Group, insieme a Comune di Arezzo, Camera di Commercio di Arezzo-Siena e Arezzo Fiere e Congressi, vedrà protagonista il sistema Italia della gioielleria e oreficeria, con i leader e le associazioni nazionali di categoria. In agenda le strategie per il futuro del Made in Italy, dallo sviluppo alla sostenibilità, dalla produzione alla distribuzione, fino alla formazione e alla valorizzazione dei giovani talenti per facilitare il cambio generazionale nel comparto. Saranno coinvolti, inoltre, gli studenti delle scuole orafe del territorio aretino, che potranno assistere alla presentazione di best practices.
I dati Istat di ieri nel definire positivi i numeri del mercato del lavoro italiano invita ad interpretarli e segnala anche la permanenza di alcune criticità di fondo: dallo skill mismatch, lo scarto tra le competenze ricercate e quelle effettivamente disponibili.  Solo nel settore della lavorazione dei metalli, la difficoltà di reperimento è calcolata al di sopra del 70 per cento. Non mancherà di portare il proprio contributo Federpreziosi Confcommercio con un confronto tra due giovani leve del settore, Francesco PonziSimone Haddad, e l’introduzione del direttore della Federazione Steven Tranquilli. Titolo dell’intervento: “Due come noiGioiellieri  per passione o per business?”.
“Gli “adulti”, affermano all’unisono Ponzi e Haddad, si chiedono con sempre maggiore frequenza chi sono i giovani e interrogandosi su di loro in realtà si interrogano sul proprio  avvenire e sulla propria continuità.  Cercheremo di portare sul palco le nostre reciproche esperienze anche per verificare assieme ai presenti se esiste comunicazione fra le generazioni o, piuttosto, se si debba parlare di una realtà di segregazione generazionale”. A seguire l’intervento di Vincenzo Aucella, Presidente Assocoral e Vice Presidente Vicario di Federpreziosi sul tema “The sustainability coral supply chain“, ovvero la filiera del corallo tra sostenibilità e tracciabilità dalla raccolta, alla lavorazione alla proposta al mercato. Leggi il programma

Largo ai giovani – Sempre in tema di giovani segnaliamo l’iniziativa Show Me del gruppo francese LVMH, che ha radunato a Firenze 500 collaboratori delle maison che possiede in Italia, tra le quali Bulgari, Loro Piana e Pucci, per mostrare ai giovani il fascino dell’artigianalità. “Nel 2024 lanceremo 12 nuovi programmi di formazione, sempre in collaborazione con scuole-partner per mestieri tipici dei distretti italiani come quelli della gioielleria a Valenza, dell’occhialeria in Veneto e della pelletteria in Toscana. È sempre più difficile trovare talenti, per questo occorre sensibilizzare le persone e far conoscere i mestieri per appassionarle”. (Tratto dall’articolo “Lvmh mette in vetrina i mestieri italiani – Evento a Firenze” di Silvia Pieraccini pubblicato su Il Sole 24 Ore oggi in edicola)

Titolari effettivi: traguardo ancora lontano – In ritardo la finalizzazione degli adempimenti, anche se sono in crescita le comunicazioni dei dati e delle informazioni al neo istituito Registro delle Camere di Commercio: sono state superate le 450 mila pratiche. Il dato è contenuto in un report diffuso ieri da Unioncamere e risulta aggiornato al 28 novembre scorso. Nel documento si evidenzia il fatto che il numero delle pratiche trasmesse giornalmente al Registro dei titolari effettivi ha avuto una decisa impennata nel corso dell’ultima settimana, attestandosi a più di ventimila pratiche quotidiane. Ciononostante, la stessa Unioncamere ipotizza, a fronte di una stima di un almeno un milione di società ed enti interessati, che meno del sessanta per cento delle società avranno completato l’adempimento entro l’11 dicembre 2023.

n. 187/2023 |APPUNTI DEL GIORNO| Venerdì 1 Dicembre – S. Eligio

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