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n. 41/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

8 marzo – giornata internazionale della donna
“Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non la loro intelligenza.“ Rita Levi-Montalcini
La strada per la parità è ancora lunga: per il mondo ci vorranno 132 anni, per l’Europa 60, secondo il Global Gender Gap Report 2022. In Italia le donne che lavorano sono ancora il 51%, con un gap di 20 punti tra le lavoratrici che sono anche madri e quelle che non lo sono. Il Cnr ha poi rilevato la persistenza degli stereotipi di genere — soprattutto l’attitudine maggiore degli uomini al potere e alla produzione di reddito e delle donne alla cura — anche tra i ragazzi delle scuole superiori.
La casistica più allarmante riguarda infine i femminicidi. Il calo nel 2022 rispetto al 2021 (99 contro 113) non corrisponderebbe a un miglioramento del fenomeno. I cosiddetti reati spia, la violenza fisica e psicologica da parte di uomini maltrattanti, raccontano un’altra storia. Sulla base dei dati forniti dalla Direzione anticrimine della polizia, aumentano le violenze sessuali (+15,7% da gennaio a settembre 2022 sullo stesso periodo del 2021), le violazioni dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento (+12%), gli sfregi compiuti spesso con sostanze corrosive (+17%). In calo la costrizione o induzione al matrimonio (-53%), fenomeno che però resta in larga parte sommerso, e lo stalking (-17%). (Dal Corriere della Sera di stamane La sfida delle donne, Meloni cita Schlein: non ci vedono arrivare di Amelia Esposito e Adriana Logroscino)

Retail, i consumatori tornano a frequentare i negozi fisici – L’online continua a crescere, ma meno di prima. Proseguono gli investimenti nel digitale, che puntano soprattutto sull’ottimizzazione delle attività in negozio A raccontare la situazione è l’Osservatorio Innovazione digitale nel retail promosso dalla School of management del Politecnico di Milano. La situazione di partenza in Italia vede sempre meno punti vendita sul territorio, un trend in negativo da anni, anche se il tasso di decrescita è il più basso registrato nel quinquennio: a fine 2021 si contavano 581.521 esercizi, -0,6% rispetto al 2020. Nel 2022 il valore delle vendite totali al dettaglio di prodotto (online più offline) ha segnato una crescita del 4,7% sul 2021. Gli acquisti online di prodotto raggiungono i 33,2 miliardi di euro (+8% sul 2021; a causa della pandemia, il 2021 aveva segnato un +18% sul 2020). Il ritorno alla normalità porta la penetrazione dell’online sul totale retail a rimane stabile nel 2022, pari all’11%, segno che gli italiani hanno ritrovato il piacere dell’esperienza fisica. Questo ha portato a una nuova attenzione verso l’offline da parte di operatori tradizionalmente presenti solo online, che iniziano a riconoscere nel negozio fisico un ruolo da protagonista nel consolidamento del rapporto con il consumatore. In ogni caso, nonostante il periodo, l’investimento in digitale da parte dei principali attori.

Pagamenti digitali in aumento – Cresce il ricorso ai pagamenti digitali in Italia e nel mondo: ad aumentare sono soprattutto gli acquisti effettuati con smartphone e attraverso il sistema Buy now pay later.
Le abitudini relative ai pagamenti sono completamente cambiate con la pandemia, anche grazie a scelte politiche come quelle riguardanti il cashback e la lotteria degli scontrini. I pagamenti digitali sono aumentati a ritmi ben superiori a quelli precedenti al Covid. Nei 397 miliardi di euro rientrano sia i pagamenti con carte e wallet (per 390 miliardi, in crescita del 18% rispetto al 2021) sia quelli basati su conto, per 7 miliardi.
Il trend evidenziato da Alessandro Perego, responsabile scientifico degli Osservatori Digital e Innovation del Politecnico di Milano, è chiaro: i consumatori italiani trovano più comodi e veloci questi tipi di pagamenti. E l’Italia è uno dei Paesi in cui questo trend cresce maggiormente nell’ultimo anno: +33,6%. Sempre meno contanti e più pagamenti elettronici, quindi. Anche per transazioni di piccolo importo.
La crescita dei pagamenti digitali riguarda sia le carte sia i sistemi più innovativi, come gli smartphone o i wearable, cioè indossabili come gli orologi. I contactless payment corrispondono a 186 miliardi nel 2022 (+45% in un anno) mentre gli innovative payment a 20,3 miliardi (+107%). A crescere sono soprattutto i pagamenti da smartphone e da dispositivi wearable in negozio, per un totale di 16,2 miliardi (+123%).
Altro netto incremento si registra per i pagamenti con il sistema Buy now pay later (Bnpl), ovvero compro ora e poi pago. Una crescita che si era registrata già nel 2021 e viene confermata nel 2022. L’8% delle transazioni di e-commerce in Europa nel 2021 è avvenuta in questo modo. E anche in Italia cresce la sua diffusione: è stato utilizzato dal 13% dei residenti nel nostro Paese per acquisti online o in negozio. Nel 2022 parliamo di 2,3 miliardi di euro di acquisti con questo servizio, con un aumento del 253% rispetto al 2021.

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n. 41/2023 |APPUNTI DEL GIORNO| Mercoledì 8 Marzo 2023 – S. Giovanni di Dio

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