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n.6/2022 |APPUNTI DEL GIORNO|

Storia di un imprenditore che non voleva arrendersi – Chi era Pierluigi Torregiani, gioielliere e orologiaio milanese ucciso in un agguato nel 1979? Il film “Ero in guerra e non lo sapevo”, tratto dall’omonimo libro del figlio Alberto, diretto da Fabio Resinaro e prodotto da Luca Barbareschi in onda in prima serata il 16 febbraio prossimo su RAI1, racconta la storia di un uomo, di un imprenditore vittima di un episodio avvenuto in una Milano scossa dalla criminalità non solo politica Tutto ebbe inizio il 22 gennaio, nel pieno degli “anni di piombo”. Un gruppo di militanti dei Proletari Armati per il Comunismo assaltò il locale dove il gioielliere stava cenando in compagnia di amici e colleghi. L’addetto alla tutela del gioielliere, che già in passato aveva subito furti e rapine, reagì sparando e uccidendo uno dei tre assalitori. Nel conflitto a fuoco che ne seguì rimase ucciso anche un cliente del locale. La vendetta non tardò ad arrivare. A distanza di poche settimane, il 16 febbraio, un commando terrorista fronteggia Torregiani davanti al suo negozio e, nel conflitto a fuoco che si genera nel tentativo di difesa, il gioielliere perde la vita mentre figlio Alberto, che lo accompagna, viene ferito gravemente e rimarrà paralizzato. Gli autori dell’atto criminale agirono su mandato di Cesare Battisti che, come è noto, dopo anni di latitanza sconta ora l’ergastolo nelle patrie galere.

Sostegno alle imprese – Riconosce un contributo a fondo perduto a favore delle imprese di commercio al dettaglio tra cui le gioiellerie attraverso “fondo per il rilancio delle attività economiche” il decreto Sostegni Ter (D.L. n. 4/2022)il cui testo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 gennaio 2022. A breve comunicazione Federpreziosi.

Orologi che passione! – Nel 2021 le esportazioni di orologi svizzeri, secondo i dati diffusi dalla Federazione dell’Industria Orologiera Svizzera hanno raggiunto i 22,296 miliardi di franchi (21,47 miliardi di euro), con un aumento del 31,2% rispetto al 2020 e del 2,7% rispetto al 2019. Sul podio salgono Stati Uniti, Cina e Hong Kong. L’Italia, seppure in positivo sul 2020, non riesce ad andare oltre il decimo posto ed a raggiungere le performance del 2019. Swatch Group ha registrato nel 2021 un fatturato netto in aumento a 7,3 miliardi di franchi (+30,7% sul 2020) e un utile netto di 774 milioni di franchi (contro una perdita di 53 milioni nel 2020). Richemont — divisione orologi – ha registrato nei primi nove mesi dell’esercizio 2020-21 (che chiude a marzo) ricavi per 2,656 miliardi di euro, in aumento del 54% rispetto allo stesso periodo del 2020 e dell’Il% del 2019.

Ricerca Nomisma e Assofranchising: per 1 acquirente su 2 lo shopping in negozio è insostituibile – Se la crisi pandemica ha fatto sperimentare a molti Italiani i vantaggi degli acquisti online, ne ha anche evidenziato alcuni aspetti meno positivi rispetto al punto vendita fisico, che viene preferito per la possibilità di “vedere e toccare” il prodotto, avere un rapporto diretto e condizioni di acquisto personalizzate. Si conferma dunque l’importanza dell’esperienza di acquisto e l’opportunità strategica di efficaci interazioni in logica multicanale. Analizzando i comportamenti attuali degli Italiani così come emergono dalla ricerca, si può prevedere che il progressivo ritorno alla normalità porterà il 96% di loro a continuare a fare acquisti nei negozi fisici. Questo trasversalmente a tutte le fasce d’età. Il mix fra tecnologia e situazione pandemica ha accelerato molti cambiamenti già in atto nelle esigenze dei consumatori, che oggi più di ieri cercano personalizzazione e un servizio multicanale. Sebbene i nostri connazionali siano connessi per oltre 6 ore al giorno ad Internet e quasi 33 milioni acquistino online, l’analisi dell’Osservatorio Hybrid Lifestyle indica come nel 2022 per 1 italiano su 2 l’esperienza di acquisto nel negozio fisico sarà insostituibile, in particolare per la fascia d’età 45-65 anni. Uno sguardo all’anno in corso ci dice come nell’esperienza di shopping il 63% ricercherà spazi sicuri per controllare il rischio di contagio. D’altronde, l’attenzione alle misure di igiene e sicurezza è aumentata costantemente dall’inizio della pandemia ed è diventata uno standard necessario. I consumatori sono rassicurati dalla presenza di dispositivi igienizzanti e dagli accessi limitati negli ambienti di minori dimensioni. Si guarda al futuro strizzando l’occhio anche ad ambienti e spazi più accoglienti (39%). Da non sottovalutare, infine, l’approccio Human2Human (H2H): il 34% degli italiani desidera la presenza di personale in grado di accompagnare e guidare l’esperienza di acquisto. Sono questi i fattori chiave che permetteranno, ai punti vendita fisici di continuare a coinvolgere i consumatori nel post-pandemia.

n.6/2022 APPUNTI DEL GIORNO| 29 Gennaio 2022 – 5. Costanzo

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