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n. 85/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

Stamane, in apertura dei mercati, il metallo giallo sostanzialmente stabile a 58,62 euro al grammo pari a 1964,685 dollari l’oncia sotto il livello della prima decade di maggio.

Da Confcommercio qualche spiraglio di azzurro – Gli indicatori economici tendono al meglio, le imprese iniziano a vedere più chiaro e la gente, i consumatori, hanno quella classica fiducia che vale come segnale di ripresa e di sviluppo. Da una parte consumi in lieve recupero, grazie alla buona tenuta del mercato del lavoro e ai risultati positivi del mercato turistico, soprattutto quello incoming. Dall’altra la lentezza nel rientro della fiammata inflazionistica e il lieve calo su base mensile del Pil (-0,2%, ma +1,5% su base annua). Sono i principali risultati che emergono dalle stime dell’Ufficio Studi Congiuntura Confcommercio relative al mese di maggio 2023.

Che bello entrare in un negozio! – Quante volte vi sarà capitato nella quotidiana e se pure attenta lettura dei quotidiani e periodici di saltare a piè pari rubriche che vi paiono non possano riportare notizie di vostro specifico interesse. E magari, riprendendoli in mano prima di sbarazzarvene vi accorgete che la notizia era proprio lì, in quella rubrica. Questa volta è capitato con il magazine IO del Corriere della Sera della scorsa settimana. Tra la posta dei lettori a cui risponde la direttrice delsettimanale Danda Santini, ci erano sfuggite tre lettere ci hanno colpito: una in particolare,se non altro, perché avevamo ben in mente i dati dell’indagine dell’osservatorio B2C Netcomm-School of Management del Politecnico di Milano sul mercato eCommerce in Italia dai quali è emerso che nel 2023 gli acquisti online degli italiani cresceranno del 13% e raggiungeranno 54 miliardi di euro, con i prodotti che segnano un +8% rispetto al 2022 e a fine anno varranno 35,2 miliardi.
La lettera è stata scritta ed inviata in risposta all’editoriale “Tracciare e rintracciare” pubblicato la settimana precedente in cui, proprio a proposito di e-commerce, si sottolineava come questo fosse uno shopping irresistibile ed il tracciare il pacco destasse curiosità, attesa e via dicendo. Ebbene Sonia, evidentemente una lettrice attenta, scrive che “l’acquisto digitale fa pensare alle storie delle principesse chiuse in un castello in attesa del principe che le salvi”. La lettrice continua scrivendo “quanto è più bello entrare in un negozio, provare decine di maglie o scarpe, mandare magari le foto alla propria amica per chiedere un parere. Uscire, sbirciare le vetrine, sognare ad occhi aperti sotto il sole o sotto la pioggia e magari incontrare una vecchia amica, farsi un caffè, ascoltare le chiacchiere dei vicini e poi, se te lo permettono, parteciparvi. Questa è vita, queste sono le sensazioni che ci danno felicità! Non facciamoci incantare dalla comodità del pacco a casa, lasciamoci trasportare dalla fantasia del fuori, magari più faticosa ma più appagante. Stare tra la gente, frequentare i negozi di vicinato, avere un parere professionale è sempre un vantaggio! Uscire per credere!” Risponde la direttrice: “Come tutte voi, per noi appassionate di shopping o, in modo più pomposo, ‘responsabili degli acquisti’ per il clan familiare il tema è appassionante. Per mancanza di tempo o di energie mi capita spesso di apprezzare le comodità del digitale. Ma il monito di Sonia ‘uscire per credere!” calza a pennello: la vita è fuori, per le strade. Con tutti i suoi imprevisti. Ed è lì il bello.”

Giusto marketing in quattro mosse – Una semplice, ma non scontata domanda. Iniziereste a correre senza aver curato la vostra preparazione o indossando scarpe con il tacco 10?
Eccetto rari casi tra candidati alla sofferenza, non crediamo proprio che lo fareste!
Ma dopo aver riflettuto sul da farsi, uno dei vostri primi passi per avviare questo vostro nuovo interesse sportivo sarebbe molto probabilmente quello di comprare un nuovo paio di scarpe da running.
Inizia con questa domanda e relativa risposta il nuovo articolo de Le Bussole di Confcommercio di Gianluca Celli “L’errore da non fare nel marketing”, che pone in evidenza una metodologia in 4 passi per impostare correttamente ogni attività di marketing. Per leggere l’articolo clicca qui

Chi si aggiudicherà lo storico segnatempo imperiale? – Un “chicca” per i nostri lettori appassionati di segnatempo. Il web, foriero di notizie di ogni tipo, ci informa che quello appartenuto all’ultimo imperatore della Cina, Aisin-Gioro Puyi, sarà messo all’asta ad Hong Kong il prossimo 23 maggio, dopo un triennio di accertamenti sulla sua provenienza. Detto ciò è bene sapere che trattasi di un Patek Philippe del valore di quasi tre milioni di euro, ed è una rarità: al mondo ne esistono solo altri sette. Puyi, la cui vita ha ispirato il film premio Oscar del 1987 ‘L’ultimo imperatore’ di Bernardo Bertolucci, nel 1924 fuggì da Pechino e si alleò con il Giappone, che in seguito lo insediò come imperatore del suo Stato fantoccio, il Manchukuo, la regione della Manciuria nel nord-est della Cina.
Dopo la sconfitta del Giappone nella Seconda Guerra mondiale, Puyi fu catturato dalle forze sovietiche e tenuto come
prigioniero di guerra. Fu durante questo periodo di detenzione che l’orologio venne ceduto a Georgy Permyakov, che fece da tutore e traduttore a Puyi. Secondo quanto si apprende, glielo regalò prima di tornare in Cina ed essere processato per crimini di guerra. Puyi morì nel 1967, dopo essere stato graziato e aver vissuto gli ultimi anni da civile. Il segnatempo è già stato esposto a New York, Singapore, Londra e Taipei e si sposterà a Ginevra prima di tornare a Hong Kong.

n. 85/2023 |APPUNTI DEL GIORNO| Venerdì 19 Maggio 2023 – S. Pietro di Morrone papa

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