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71/2024 |APPUNTI DEL GIORNO|

I mercati occidentali aprono stamane con l’oro scambiato a 71,46 euro al grammo pari a 2373,29 dollari l’oncia in leggera contrazione rispetto alla chiusura di ieri.

Prudenza sul Pil – Banca d’Italia più prudente sul Pil rispetto ad altre organizzazioni e istituzioni. Gli economisti di via Nazionale ribadiscono infatti le stime diffuse lo scorso 5 aprile che prevedono per l’economia italiana nel 2024 un Pil in aumento dello 0,6% dopo un primo trimestre debole; un dato che sale allo 0,8% escludendo la correzione per le giornate lavorative. Nel 2025, poi, il Pil crescerà dell’1% e nel 2026 dell’1,2%.

Fascino italiano – Elevata pregevolezza dei materiali, iconicità e design di altissima qualità: sono queste le caratteristiche che i consumatori stranieri apprezzano di più del brand “Made in Italy”. È quanto emerge dall’indagine “Quale valore del brand Made in Italy nel mondo” realizzata da Unioncamere. Le imprese operanti nei settori trainanti del Made in Italy, tra cui la gioielleria,  occupano 2,1 milioni di lavoratori, generano 454 miliardi di euro di fatturato, 105,5 miliardi di valore aggiunto e 193,4 miliardi di export sul totale di 420 miliardi di tutti i settori legati al prodotto italiano. Di questi ultimi, oltre un terzo si stima siano legati all’iconicità del brand, ossia a quell’insieme di caratteristiche – dalla qualità al design alla pregevolezza dei materiali – che i consumatori associano a un prodotto italiano.

Su Ponte Vecchio  ammessi solo “preziosi” tradizionali – Il Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana ha respinto il ricorso proposto contro il provvedimento del Comune di Firenze, che ha vietato a Ponte Vecchio la vendita di ‘borse di pregio artigianale impreziosite da gioielli’. Lo rende noto un comunicato della giustizia amministrativa. “In questa zona, rilevante quale ‘sito Unesco’, il regolamento comunale, all’art. 8, comma 1, consente la vendita di ‘oggetti preziosi’, intendendosi con tale dizione ‘gioielli e articoli di oreficeria legati da tradizione secolare al Ponte Vecchio’. I giudici amministrativi hanno escluso che le ‘borse gioiello’ siano assimilabili agli oggetti di cui è consentita la vendita“, conclude la nota. Grande la soddisfazione espressa da Confcommercio che, insieme all’Associazione Ponte Vecchio, si era costituita come controricorrente nel procedimento. “Un esito forse scontato, visti i fatti, ma di straordinario significato politico – sottolinea il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni.  “Ponte Vecchio e la sua specificità commerciale rappresentano un patrimonio da difendere e tutelare. Anche nel rispetto di una vocazione e di una esclusività che non possono essere messe in discussione”.

Giacenze di magazzino, che fare?  – È un dubbio a cui ci si trova a dover fornire una risposta in virtù di un dato di fatto: fare i conti con un eccesso o un difetto di giacenza e la rilevazione contabile delle rimanenze.
Da qui l’esigenza di effettuare un accurato inventario delle merci ed una loro valutazione, rispettando sia le disposizioni del Codice Civile (art. 2426 n. 9) che quelle dei Principi Contabili (OIC n. 13).
Tuttavia, nella prassi aziendale può accadere che si manifesti un disallineamento tra le rimanenze finali di merci iscritte in bilancio (valore contabile) e quelle fisicamente esistenti in magazzino.
Di questo tema si era già occupata la Legge finanziaria del 2000 ed ora ripresa da quella del 2024, prevedendo la possibilità di “correggere” le esistenze iniziali di merci versando, a seconda dei casi, sia l’IVA che l’imposta sostitutiva sui redditi o soltanto quest’ultima (all’art. 1 commi da 78 a 85 della L. 213/2023).
Tuttavia, affinché le imprese possano usufruire della possibilità di riallineare il proprio magazzino, è necessario che siano rispettati dei requisiti sia soggettivi che oggettivi. Nella fattispecie  la sanatoria è rivolta soltanto agli esercenti attività di impresa che non adottino i principi contabili internazionali, ma unicamente quelli nazionali (OIC). Inoltre, la misura è rivolta esclusivamente alle imprese in contabilità ordinaria, risultando dunque escluse le imprese in contabilità semplificata.
Oggetto della sanatoria sono soltanto i beni alla cui produzione o al cui scambio è volta l’attività dell’impresa.
Relativamente alle modalità in cui può avvenire l’adeguamento delle esistenze iniziali di magazzino, la Legge finanziaria del 2024 offre alle imprese due possibilità:

  • l’eliminazione delle esistenze iniziali superiori rispetto quelle effettivamente esistenti;
  • l’iscrizione delle esistenze iniziali in precedenza omesse.

A seconda che la scelta dell’azienda ricada sulla prima o seconda opzione, si aprono degli scenari differenti in termini fiscali. Infine, l’adeguamento deve essere richiesto nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta al 31 dicembre 2023.

Mattioli ora parla anche inglese – Il gruppo Mattioli apre il capitale a un socio di minoranza, cioè il fondo di private equity Peninsula Capital. Secondo indiscrezioni, il gruppo finanziario britannico avrebbe infatti fatto il suo ingresso nel capitale dell’azienda italiana posseduta dalla famiglia, con una quota di minoranza attorno al 23%. (Fonte Il Sole 24 Ore)

71/2024 |APPUNTI DEL GIORNO| Giovedì 18 Aprile 2024 – S. Galdino

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