Home » appunti » n. 109/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

n. 109/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

Stamane in apertura dei mercati quotazione dell’oro in leggera discesa rispetto alla giornata di ieri. Il metallo giallo passa di mano a 1915,5 dollari l’oncia pari a 56,25 euro al grammo.

Fiducia: chi più, chi meno. Segnali contrastanti – A giugno 2023 si stima un aumento dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 105,1 a 108,6). Mentre l’indice composito del clima di fiducia delle imprese registra una flessione passando da 108,6 a 108,3. Lo rileva l’Istat nei dati diffusi ieri, indicando che la fiducia dei consumatori raggiunge il “valore massimo da febbraio 2022”. “L’indice di fiducia delle imprese diminuisce per il secondo mese consecutivo e si posiziona sul livello più basso dallo scorso dicembre”. Una flessione che “è determinata soprattutto dal peggioramento nel comparto manifatturiero e in quello del commercio al dettaglio”.
Per l’Ufficio Studi Confcommercio “l’andamento della fiducia rilevato nel mese di giugno è la cartina di tornasole di una situazione caratterizzata da molteplici elementi di incertezza e di non semplice interpretazione. Se le famiglie, sulla spinta di attese meno negative dal lato dei prezzi e di una tenuta del mercato del lavoro, sono tornate a guardare con più ottimismo al futuro, gli imprenditori continuano a mostrare diffusi segnali di pessimismo”. Secondo Confcommercio “le criticità che investono le economie di alcuni importanti partner europei e i timori di un rallentamento della domanda delle famiglie, anche per quei servizi che hanno mostrato negli ultimi periodi una grande vivacità, stanno spingendo le imprese a guardare con una certa preoccupazione alla seconda parte dell’anno”.

Ma il lusso non ha timori – Dopo un 2022 chiuso con il valore record di 345 miliardi di euro, a +19% rispetto al 2021, il mercato globale dei beni di lusso per la persona ha registrato un ulteriore +10% nel primo trimestre del 2023, generando “un ragionevole ottimismo per il resto dell’anno”. È quanto spiegato dal Monitor Altagamma-Bain sui Mercati Mondiali dei Beni Personali di Lusso diffuso negli scorsi giorni. Per il 2023 le stime di crescita sono state riviste in generale rialzo “grazie in particolare alla ripresa del consumo cinese e alla continua buona performance di quello europeo, nonostante un rallentamento del mercato Usa e il permanere di alcuni elementi di attenzione relativi al contesto macroeconomico (aumento dei costi energetici, inflazione ancora alta – seppur in rallentamento – e potenziale recessione, difficile reperibilità di materie prime, tensioni geopolitiche e calo del potere d’acquisto di alcune fasce di consumatori”.

W il gioiello W l’artigianato orafo! – Un tempo chiunque lavorasse i metalli preziosi era identificato con il nome di orefice (dal latino aurifex- artigiano dell’oro), cioè colui che nella “bottega” eseguiva lavori destinati all’arredo liturgico o quale ornamento personale, a seconda delle dimensioni. Nel Rinascimento, il periodo più fiorente che la storia ricordi, le botteghe dei “mastri orafi” divennero autentiche scuole d’arte: tra quelle mura ricche di creatività ed ingegno pittori e scultori fecero il loro apprendistato in modo da acquisire abilità tecnica, senso estetico e raffinatezza nell’esecuzione delle loro opere. Non a caso alcuni “grandi” artisti del periodo – tra cui Lorenzo Ghiberti, Filippo Brunelleschi, Donatello e quel Sandro Botticelli che adornò sempre i personaggi dei suoi dipinti con preziosi gioielli – provenivano da esperienze di oreficeria. Delle gloriose botteghe, però, si hanno notizie frammentarie perché solo le più note rivivono nei testi letterari. In ogni caso, per il carattere simbolico della materia prima – l’oro – l’orafo aveva nella società del tempo una posizione elitaria rispetto ad altri mestieri poiché garantiva la protezione nonché il patrocinio del clero, dei sovrani e dei mecenati. Possedere quindi una bottega orafa costituiva per l’orafo la massima aspirazione. L’amore per quest’arte da parte dei nostri valenti artigiani, però, ha fatto sì che non si creasse mai un vuoto: a colmarlo ha provveduto l’estro creativo di chi, attraverso i secoli, ne ha tramandato la tradizione. Del resto, le botteghe non sono scomparse: al contrario, si sono evolute e trasformate oggi nei tanti laboratori che lavorano per dare emozioni a chi, attratto dalla magia dell’atmosfera che vi si respira e dalla passione di chi, seduto al proprio banchetto utilizzando i propri strumenti realizza superbe creazioni. W il gioiello W l’artigianato orafo!

Affrettatevi se volete “rottamare” – Ultimi giorni per poter aderire alla rottamazione delle cartelle. La scadenza è infatti fissata al prossimo 30 giugno, data entro la quale è possibile trasmettere la domanda all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, esclusivamente online dal sito dell’amministrazione. Ricordiamo che il termine di adesione è posticipato al 30 settembre 2023 per i contribuenti che al 1° maggio 2023 avevano la residenza, ovvero la sede legale o la sede operativa, nei territori interessati dai gravi eventi alluvionali, indicati nell’allegato 1 del decreto “Alluvione” (Dl n. 61/2023).

I romani “snobbano” il centro storico – Sei romani su dieci preferiscono fare shopping nei grandi centri commerciali situati ai margini di Roma. Il centro storico è invece penalizzato: sono il 37% dei clienti ha fatto almeno un acquisto in centro città nell’ultimo anno. Sono i dati diffusi da Confcommercio Roma in uno studio condotto insieme alla Camera di Commercio di Roma e in collaborazione con Format Research. Dallo studio è emerso che il 62,7% dei romani non ha fatto neppure un acquisto in Centro Storico nell’ultimo anno. Il restante 37,3% invece ha fatto almeno un acquisto. Per lo più si è trattato di gioielli e preziosi (37,2%) e capi di abbigliamento (19,5%).

n. 109/2023 |APPUNTI DEL GIORNO| Mercoledì 28 Giugno 2023 – S. Attilio

leggi anche

75/2024 |APPUNTI DEL GIORNO|

L’oro è poco mosso sui mercati. Il metallo prezioso attualmente è scambiato a 2319,73 dollari …

Powered by Rodolfo Bartucca