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n. 110/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

Prezzo dell’oro in live calo questa mattina: il metallo prezioso con consegna immediata passa di mano a 1.913,765 dollari l’oncia pari a 56,55 euro al grammo.

Inflazione giù, ma non basta – L’inflazione continua a rallentare a giugno, segnando la prima variazione congiunturale nulla dal maggio 2021.
Secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra una variazione nulla su base mensile e un aumento del 6,4% su base annua, da +7,6% del mese di maggio. L’inflazione scende, dunque, ma resta molto alta. Non cala abbastanza per scongiurare nuovi rialzi dei tassi ufficiali.
A giugno, i dati flash di Eurostat mostrano un indice complessivo in aumento del 5,5% annuo, dal 6,1% di maggio. Il rallentamento è però tutto dovuto al calo dei prezzi dell’energia, scesi dai livelli già altissimi di un anno fa: sono calati infatti del 5,6%. L’inflazione “core” di fondo, che esclude – nella misura preferita dalla Banca centrale europea – i prezzi dell’energia e i prezzi degli alimentari non lavorati, che sono fissati sui mercati internazionali e non rispondono quindi alla politica monetaria di un singolo paese e di una singola area, resta molto alta: 6,8% a giugno, dal 6,9% a maggio. A marzo era ben più alta: aveva raggiunto il 7,5%.
“L’allarme sui prezzi resta alto perché l’inflazione è il nostro principale problema, abbiamo vinto la battaglia madre contro gli speculatori in campo energetico, ora chiediamo alla BCE più cautela sui tassi perché c’è il rischio recessione”. Tiene alta la guardia Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, convinto che, oggi più che mai, vadano tutelate le fasce più deboli della popolazione.

“Pago col bancomat” – Tra obblighi e agevolazioni, i pagamenti elettronici di piccola taglia segnano nuovi record. Lo testimoniano i dati elaborati da Il Sole 24 Ore del Lunedì sulle transazioni con carta di debito (che restano ancora le più diffuse) eseguite sul circuito Pagobancomat (usato dall’80% delle carte di debito in Italia). Dal 2019 a oggi, dal pre-al postpandemia, sul totale delle operazioni, l’incidenza dei pagamenti fino a 10 euro è passata dal 7,9 al 15,2 per cento. E quella dei pagamenti fino a 25 euro è salita dal 34,7 al 45,9%: quasi una transazione digitale su due. Se allarghiamo lo sguardo: più di sette operazioni su dieci (72,2%) attengono a spese fino a 50 euro.
E questo “pagare col bancomat” si fa sempre più frequente per le piccole spese: un fenomeno evidente anche solo confrontando gli anni più recenti. Le transazioni fino a 10 euro, ad esempio, sono state 260 milioni nel 2021 e poi 318 milioni nel 2022 e potrebbero arrivare a circa 366 milioni a fine 2023 se proiettassimo i risultati dei primi cinque mesi (su un totale di 2,4 miliardi di operazioni Pagobancomat). Le transazioni fino a 25 euro – che nel 2021 erano 845 milioni – quest’anno potrebbero invece toccare quota 1,1 miliardi. (Dati tratti dall’articolo di Dario Aquaro “Pagamenti con carta, boom dei piccoli tagli: il 46% fino a 25 euro” pubblicato su il numero odierno de Il Sole 24 Ore.)

Attenzione! Bilance da controllare – La mancata verifica periodica delle bilance può costare cara. La sanzione può infatti variare da 516,00 a 1549,00 euro. Per altre gravi inadempienze può essere decisa la confisca dello strumento interessato e può essere anche avviato, in caso di mancanza dello stesso, un procedimento di natura penale preceduto da una sanzione di natura amministrativa. Controllate, dunque, il vostro libretto metrologico. La verifica può essere effettuata esclusivamente da parte degli organismi accreditati il cui elenco è pubblicato sul sito di Unioncamere e va richiesta:
• ogni 3 anni per gli strumenti a funzionamento automatico;
• ogni 2 anni per gli strumenti a funzionamento non automatico;
• entro 10 giorni lavorativi a seguito di una riparazione o di aggiustamento che abbia comportato la rimozione di sigilli di garanzia anche di tipo elettronico.
Le funzioni di vigilanza sono esercitate dalle Camere di Commercio.

A Vicenzaoro con Federpreziosi! Ancora pochi giorni per prenotare la vostra visita a Vicenzaoro nelle giornate da sabato 9 a lunedì 11 settembre. Treno, aereo o mezzi propri, pernottamento e molto altro ancora per chi aderisce all’iniziativa congiunta Federpreziosi-Italian Exhibition Group. Il tutto a condizioni decisamente vantaggiose e flessibili per venire incontro alle inevitabilmente specifiche e diverse esigenze di ognuno. Siete in regola con il contributo associativo 2023? Non esitate a contattarci a federpreziosi@confcommercio.it o al numero 064404105.

n. 110/2023 |APPUNTI DEL GIORNO| Lunedì 3 Luglio 2023 – S. Tommaso Apostolo

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