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n. 137/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

Attualmente l’oro è quotato a 1917,745 dollari l’oncia pari a 57,86 euro al g.

Confcommercio: creare fiducia – Le recenti previsioni della Commissione Europea offrono un quadro preoccupante dell’evoluzione economica dell’Euro-area e dell’Unione Europea nei prossimi mesi. Proprio ieri la Banca Centrale Europea ha deciso di alzare i tassi d’interesse di un quarto di punto percentuale, portando il tasso sui rifinanziamenti principali al 4,50%, quello sui depositi al 4%, e quello sui prestiti marginali al 4,75%. “L’economia italiana quest’anno è cresciuta più di altri Paesi europei, ma oggi preoccupa il suo rallentamento. Occupazione e produzione mostrano, infatti, segni di fragilità”. Lo dichiara il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, aggiungendo che “serve un’operazione fiducia attraverso la detassazione degli aumenti contrattuali e delle tredicesime confermando, anche per il 2024, la riduzione del cuneo fiscale. Sarebbe una boccata di ossigeno in grado di rimettere in moto i consumi e la nostra economia”.

Quando vale la pena di esserci! – Report, articoli, comunicati stampa, interviste video raccontano per quanto possibile al meglio i contenuti di incontri e seminari, ma seguirli in presenza è ben altra cosa.
A VicenzaOro sono stati molti gli eventi informativi e formativi con autorevoli presenze professionali organizzati da enti, istituzioni, aziende del settore orafo/orologiero nazionale e internazionale. Tutti hanno visto una consistente partecipazione degli operatori in fiera e hanno potuto essere seguiti in diretta streaming anche in lingua inglese. Fra questi, presente naturalmente Federpreziosi.
Parliamo del Retail Talk – tradizionale appuntamento nel programma fieristico della Federazione – che questa volta ha voluto puntare l’attenzione sul fattore umano, ovvero caratteristiche, valori, talento di chi l’innovazione ha saputo e sa guidarla. Nell’incontro “IN POCHE PAROLE…INNOVAZIONE! Quando business, sport, coraggio, creatività ed emozione diventano un tutt’uno” del 10 settembre, un insolito team di outsider del settore orafo e no, ha confrontato le proprie esperienze sul tema, con in testa un campione che ha fatto la storia del ciclismo mondiale. “Provocati” dal direttore di Federpreziosi Steven Tranquilli, hanno espresso il loro pensiero il pluripremiato campione di ciclismo Francesco Moser, Marco Carniello – Global Exhibition Director Jewellery & Fashion VicenzaOro-IEG SpA, il presidente di Federpreziosi Confcommercio Stefano Andreis e il Presidente Format Research Srl Pierluigi Ascani.
Parliamo di “PIANETA CORALLO”, il seminario dell’11 settembre – un vero e proprio corso di formazione con rilascio di attestato di partecipazione – frutto di un lavoro congiunto tra Federpreziosi, IGI-Istituto Gemmologico Italiano e Assocoral in collaborazione con Vicenzaoro. Con l’introduzione di Steven Tranquilli, Loredana Prosperi e Vincenzo Aucella hanno accompagnato la platea in un viaggio storico, culturale, gemmologico, e le tantissime domande al termine del convegno dimostrano che l’interesse per il corallo è ancora molto vivo. Pe guardare gli incontri clicca qui

Indagine Club degli Orafi/Banca Intesa: risultati, attese, positività, difficoltà, rischi – Nel corso del 2022, l’oreficeria ha contribuito al saldo commerciale generato dal fashion made in Italy per il 21%, con un valore di 7,3 miliardi su 34 totali. Numeri destinati a salire nell’anno in corso (nei primi quattro mesi l’export di settore ha superato l’import di 2,3 miliardi), dato che la domanda mondiale di gioielli in oro, segnala il World Gold Council, continua a crescere. Il tessuto produttivo si articola in grandi gruppi del lusso, grandi aziende della tradizione orafa e un numero elevato di imprese di piccole dimensioni e laboratori orafi artigianali che si concentrano in aree produttive specializzate. La vocazione distrettuale è molto elevata per il settore con le realtà di Arezzo, Vicenza e Valenza che insieme rappresentano circa i tre quarti delle esportazioni complessive e la metà degli addetti. Inoltre, si osservano altri territori che mostrano un’elevata vocazione con una tradizione radicata nel tempo come Milano e il territorio campano nelle aree di Napoli e Caserta. La stragrande maggioranza dei produttori è di piccole dimensioni (più del 90% delle imprese ha meno di dieci addetti), con poche grandi realtà – spesso di matrice straniera – che fanno da capofila. “Nella quasi totalità dei casi, le acquisizioni da parte di operatori internazionali non hanno inficiato la struttura produttiva, che è rimasta saldamente in Italia, mentre i grandi gruppi internazionali hanno riconosciuto la capacità manifatturiera unica e particolare e hanno apportato i capitali necessari per gli investimenti strutturali e hanno messo a disposizione il proprio network già consolidato”, spiega Stefania Trenti economista della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, che ha realizzato lo studio presentato durante un convegno organizzato in collaborazione con il Club degli Orafi in occasione di VicenzaOro. Insomma, un modello win-win, che pone le basi per un proseguimento della crescita di settore. Piuttosto, sottolinea l’economista, una criticità è legata alla carenza di competenze, considerato che le professioni artigianali hanno via via perso appeal agli occhi dei giovani.
“Questo timore emerge in modo netto dall’indagine elaborata periodicamente con il Club degli Orafi: nell’ultima rilevazione di giugno il 42% delle imprese intervistate ha indicato come principale ostacolo da affrontare il reperimento della manodopera, percentuale che sale al 75% per le imprese medio-grandi. Nel corso degli ultimi anni si è cercato di invertire il trend attraverso una sensibilizzazione sulle opportunità di lavoro nel settore e attraverso iniziative in ambito educativo, ma molte aziende continuano a lamentare la carenza di alcune professionalità, in particolare nell’ambito produttivo”, conclude Trenti.

n. 137/2023 |APPUNTI DEL GIORNO| Venerdì 15 Settembre 2023 – B.V. Maria Addolorata

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