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n. 187/2022 |APPUNTI DEL GIORNO|

Costante stamane l’oro rispetto alla scorsa settimana. 11 metallo prezioso con consegna a dicembre è scambiato a 1.762,44 dollari l’oncia, pari a 54,89 euro al g.

Nubi si addensano sui consumi – L’ombra del caro prezzi, con un’inflazione dell’11,9% a ottobre su base annua, oscura i consumi delle famiglie italiane: i primi segnali di frenata minacciano gli ultimi mesi dell’anno, inclusi gli acquisti di Natale. Emerge con forza la preoccupazione crescente, tanto da innescare i primi tagli alla spesa — a partire da viaggi e tempo libero – dall’analisi dei risultati dell’indagine campionaria svolta dalla società di ricerca Toluna e pubblicato stamane dal Sole 24 Ore.

Confcommercio a Palazzo Chigi – Incontro tra Esecutivo e Associazioni imprenditoriali. Confcommercio: “Si è trattato di un incontro lungo e affollato, ma è stato anche un momento in cui abbiamo potuto dire al Governo quali sono le nostre priorità. Si è parlato tanto di energia ma si è parlato tanto anche di lavoro, di fisco, di credito, di PNRR. Abbiamo cercato di far capire che vogliamo davvero lavorare per pianificare nuove strategie non solo di emergenza ma anche per cambiare un pochino la visione che hanno le imprese e anche la possibilità di pensare più a lungo termine, mobilitando le risorse necessarie per contrastare il caro energia e affrontare i nodi della crescita, della produttività, del lavoro”. Così Donatella Prampolini, vicepresidente di Confcommercio, in occasione dell’incontro tra Governo e Associazioni imprenditoriali, svoltosi 111 novembre scorso a Palazzo Chigi. Commentando poi il pacchetto energia inserito nel decreto Aiuti quater, la vicepresidente ha evidenziato “che la possibilità di rateizzazione delle bollette da parte delle imprese e l’incremento della produzione nazionale di gas naturale destinabile a prezzi accessibili ai clienti finali, non sia riservata ai soli clienti industriali; vanno inoltre prorogati al 31 dicembre 2024 i termini per la fine della tutela di prezzo nel mercato al dettaglio dell’energia elettrica”.

Ritorno agli orologi da polso – Nel corso dell’ultimo quinquennio per un quarto dei consumatori, con una percentuale ancora più alta tra i millennial (35%) e la generazione Z (33%), è diventato più importante possedere un orologio da polso. È quanto emerge dallo studio “Deloitte Swiss Watch Industry Study 2022”. Considerato il maggiore interesse per gli orologi da parte dei più giovani, si potrebbe – il condizionale è d’obbligo – dedurre che il fattore sostenibilità stia assumendo maggiore importanza. Infatti, solo il 32% degli intervistati ritiene la sostenibilità più importante dell’immagine del marchio. La stessa percentuale di consumatori afferma che, se l’orologio piace, non se ne preoccupa, mentre uno su cinque (21%) dichiara che l’immagine del marchio è più importante della sostenibilità. Ciononostante, vi è un consenso unanime nell’ambito delle maison orologiere sulla necessità di mettersi in gioco per creare un futuro più sostenibile e i marchi hanno compiuto molti passi in questa direzione. La maggior parte degli operatori del settore (64%) ritiene che l’approvvigionamento etico dei materiali e i diritti umani siano gli aspetti più importanti della sostenibilità, seguiti dal reporting, dalla compliance (21%) e dall’imballaggio (12%).

Compravendita di orologi non preziosi – Cerchiamo di fugare i dubbi di un operatore che ci richiede il modus operandi da attuare in caso di acquisto da privati di orologi non preziosi ma aventi alto valore commerciale. I segnatempo realizzati in materiali non annoverati tra i metalli preziosi non rientrano nel dettame della normativa “compro oro” di cui al D.Lgs. 92/2017 che concerne esclusivamente la compravendita all’ingrosso o al dettaglio di oggetti usati realizzati in tutto o in parte in metalli preziosi. L’operazione va registrata sul Registro di Pubblica Sicurezza. È bene premettere che il commercio di oggetti antichi o usati, a prescindere dal possesso della licenza di P.S. e salvo diverse disposizioni della questura competente, è soggetta a dichiarazione di commercio di cose antiche o usate di cui all’art. 126 del T.U.L.P.S.. Detto articolo dispone che “Non può esercitarsi il commercio di cose antiche o usate senza averne fatta dichiarazione preventiva all’autorità locale di pubblica sicurezza”. Si tratta di una semplice comunicazione, i cui contenuti sono indicati dall’art. 242 del regolamento al T.U.L.P.S.. finalizzata ad agevolare i controlli di polizia. La sua inosservanza è sanzionata, secondo consolidata giurisprudenza, dall’art. 706 del Codice penale. Maggiori informazioni presso le sedi territoriali di Federpreziosi.

Torna a gennaio l’evento per il pubblico amante del vintage – In concomitanza con Vicenzaoro, da venerdì 20 a lunedì 23 gennaio torna alla Fiera di Vicenza (primo piano Hall 8.1) l’appuntamento con l’orologeria e la gioielleria vintage. VO Vintage, giunto alla quarta edizione è luogo d’incontro con i protagonisti del settore, dai rivenditori ai maestri orologiai, dagli esperti di tecnica e della storia orologiera ai trend setter dei segnapolso, che contribuiscono al variegato programma di talk, meet-up e corsi sull’orologio vintage e contemporaneo.

n. 187/2022 |APPUNTI DEL GIORNO| Lunedì 14 Novembre 2022 — S. Giocondo

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