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n. 89/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

Giuseppe Aquilino

Ciao Pino,
le tante dimostrazioni di affetto che stanno giungendo in queste ore, all’indomani della partenza per il tuo ultimo viaggio, non fanno altro che porre in evidenza il segno che hai lasciato in tutti noi, negli anni in cui ti sei voluto assumere l’onere di dirigere la governance di Federpreziosi. Eravamo, se ben ricordi, nel 2019, e la situazione all’interno dell’allora Federdettaglianti non lasciava alcuno spazio di manovra. Al termine di una legislatura burrascosa occorreva tenere saldo il timone e navigare con l’ausilio di un equipaggio coeso e soprattutto motivato. Dopo qualche inevitabile e comprensibile resistenza ti sei voluto mettere in gioco, al servizio della categoria, forte anche dell’esperienza maturata nella tua amata Bari e tra le file dei precedenti direttivi nazionali. Ebbe inizio quella che spesso definivamo una grande ma avvincente avventura. Da allora è trascorso più di un decennio ma guardando indietro sono stati anni intensi, volati è il caso di dirlo, presi dalla voglia di fare, di programmare, di esserci o come hai sempre detto con la voglia lasciare un segno mettendo al centro del sistema orafo il dettaglio, le gioiellerie con la loro competenza e professionalità. Valori, che come ricordavi spesso nel corso dei tuoi interventi sul territorio, venivano spesso accantonati dalle logiche commerciali di quelli che i più definiscono brand. Nella tua vita , nel corso dei tuoi mandati al vertice di Federpreziosi hai lavorato per creare legami solidi, al pari di quelli che hanno contraddistinto quelli all’interno della tua bella famiglia, riuscito esempio di cambio generazionale all’interno di un settore non proprio avezzo a lasciare le redini delle proprie aziende alle giovani leve. Hai dedicato tante energie per la creazione di ponti, tra le associazioni del nostro settore, con le istituzioni e soprattutto tra le persone che oggi te ne riconoscono il merito. Insomma, hai fatto la differenza.
Inevitabile ricordare alcuni passaggi della “tua” ultima relazione assembleare, che con certosina attenzione hai voluto predisporre per raccontare, in occasione dell’Assemblea del 17 aprile scorso, questa grande avventura in Federpreziosi. Una relazione che non hai potuto leggere ed interpretare, integrandola, con i tuoi sempre puntuali commenti. Avresti fatto, come sempre, la differenza soprattutto nella tua Bari ove ci hai accolto, è il caso di dirlo, a braccia aperte.
“Ci tenevo a concludere il mio mandato facendo “squadra” condividendo dei momenti di spensieratezza ma sempre con l’occhio rivolto al futuro della “nostra” Federazione Ripercorrendo la strada fatta in questi ultimi anni, rivedendo tutto quello che è stato realizzato e tirando un’ipotetica riga quasi “a tirare le somme”, ci rendiamo conto di come il sistema sia diventato più veloce e snello non solo nel recepire le istanze del territorio, ma, soprattutto, in termini di proposte e operatività nella realizzazione dei diversi progetti; un sistema capace di traghettarci verso nuovi tavoli di lavoro aperti a tutte le componenti del settore. Certo ci siamo dovuti scontrare con ostacoli che abbiamo trovato lungo il percorso che lo hanno rallentato. A prescindere dalla nostra volontà. Ma vi assicuro, e molti di voi ne sono testimoni, ce la abbiamo messa tutta. E molto spesso abbiamo raggiunto risultati che sono andati persino oltre le aspettative e che ci hanno regalato grandi soddisfazioni. E sono certo che continuerà a farlo nei confronti di chi oggi, tra i presenti in questa Sala, andrà a comporre le fila del nuovo governo della “nostra” Federpreziosi. Un governo che se aggiungiamo la necessaria attenzione alla percezione di valore per il nostro operatore, il nostro collega e al posizionamento competitivo che Federpreziosi deve avere nel settore, evidenzia chiaramente come la nostra futura organizzazione interna debba coinvolgere tutte le funzioni associative, nessuna esclusa. Tutti dovranno, sulla scia di quanto maturato in questi ultimi anni lavorare in maniera coordinata, consapevoli delle relazioni di interdipendenza e degli effetti sulla redditività e competitività da comportamenti non coordinati.
In questo senso il ruolo della Giunta, della direzione, la consapevolezza collettiva, la condivisione e la comunicazione interna di strategie ed obiettivi sono e saranno fattori strategici competitivi determinanti.
In sostanza dobbiamo, ovvero dovrete, adattare i vostri comportamenti e i vostri modi di prendere le decisioni, sia operative che strategiche, al nuovo contesto, avendo consapevolezza dello scenario nuovo, coniugando un approccio gestionale, ma anche strategico, di breve termine a quello di medio lungo termine.
Ecco è questa, a mio giudizio, la Federpreziosi del futuro.
Noi ci abbiamo messo il cuore e l’entusiasmo e a voi tocca modellare il futuro prossimo della nostra organizzazione.
Grazie a chi saprà raccogliere il testimone ma grazie a tutti voi con i quali ho condiviso questi fantastici anni al timone della “nostra” Federpreziosi”.
Ecco, pur non sapendolo, ci hai voluto lasciare le tue ultime volontà, di uomo giusto e lungimirante.
Buon viaggio caro Pino

n. 89/2023 |APPUNTI DEL GIORNO| Giovedì 25 Maggio 2023 – S. Beda

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