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n. 117/2022 |APPUNTI DEL GIORNO|

Il grazie del Ministro Gelmini a Confcommercio – Il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, intervenendo ieri all’Assemblea della Confederazione per parlare di PNRR, ha evidenziato come il caro-energia, l’inflazione e l’incognita guerra rischiano di congelare la ripartenza dell’economia. Uno scenario nel quale — secondo il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli – occorrono misure più incisive per ridurre in modo strutturale i costi dell’energia e, soprattutto, utilizzare bene le risorse del PNRR per favorire gli investimenti e lo sviluppo dei territori e ridurre il divario tra il Mezzogiorno e le altre aree del Paese. “Il sistema Paese — ha detto il Ministro Gelmini nel suo intervento – ha mostrato una straordinaria resilienza; la ripartenza della nostra economia nel 2021 è stata folgorante. In questo 2022, se non fosse intervenuta una nuova emergenza, quella conseguente alla guerra scatenata in Europa dalla Federazione Russa, avremmo assistito anche ad una poderosa ripartenza del settore terziario — che certamente è quello che ha pagato maggiormente il peso delle misure di contenimento. La ripartenza in parte è stata frenata dal conflitto, ma in parte comunque si è vista, e lo dimostrano anche i dati del vostro Centro Studi. Tutto ciò è stato possibile anche grazie all’impegno, allo spirito di sacrificio, alla responsabilità di un settore come quello da voi rappresentato, che ha aiutato il Paese, da un lato accettando misure draconiane di limitazione anche della libertà d’impresa, dall’altro continuando a salvaguardare con il proprio lavoro l’erogazione di beni di prima necessità, in condizioni di rischio e di difficoltà oggettiva. Se tutto questo è stato affrontato con una sostanziale tenuta sociale, senza gravi tensioni, e solo con qualche legittima ma misurata protesta, lo si deve anche ad associazioni di categoria come la vostra che hanno saputo interpretare il momento che il Paese stava vivendo. Di questo le istituzioni vi sono grate”.

L’ottimismo della BCE – La Banca Centrale europea prevede un rialzo dei tassi da 25 punti base a giugno 2022 e, ove le prospettive d’inflazione “permangano invariate o si deteriorino, al momento della riunione di settembre sarà opportuno un incremento superiore”. Lo si legge nel Bollettino economico dell’Istituto centrale europeo che prevede un’inflazione elevata anche al netto dei beni energetici e alimentari (3,3% nel 2022, il 2,8% nel 2023 e il 2,3% nel 2024) e sottolinea come la guerra stia “incidendo pesantemente sull’economia dell’area dell’euro e le prospettive permangono caratterizzate da un alto grado di incertezza”. Tuttavia, ci sono “le condizioni perché l’economia continui a crescere e segni un’ulteriore ripresa nel medio periodo”.

Emergenza elettrica: aiuti per 2 miliardi – Via libera del Consiglio dei ministri al decreto che proroga al terzo trimestre (quindi fino a settembre) le misure per contenere i prezzi delle bollette di luce. Il provvedimento prevede lo stanziamento di oltre 2 miliardi per azzerare gli oneri di sistema sulle bollette elettriche.

Dichiarazioni sostitutive: slittano le scadenze – Come accennato negli Appunti di ieri, per gli operatori che hanno ricevuto aiuti di Stato durante l’emergenza Covid-19 (2020-2021) ci sarà più tempo per inviare le dichiarazioni sostitutive all’Agenzia delle Entrate. Con un provvedimento dell’Agenzia stessa, – Prot. n. 233822, viene infatti prorogato al 30 novembre 2022 il termine di scadenza per l’invio del documento che serve ad attestare che l’importo complessivo dei sostegni economici fruiti non superi i massimali indicati nella Comunicazione della Commissione europea “Temporary Framework”. L’autodichiarazione deve essere inviata tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito o attraverso i canali telematici dell’Agenzia. Anche i contribuenti che si avvalgono della definizione agevolata delle somme dovute a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni (articolo 5, commi da 1 a 9 del DI n. 41/2021) possono inviare la dichiarazione entro il 30 novembre oppure, se successivo, entro il termine di 60 giorni dal pagamento delle somme dovute o della prima rata. Si tratta, nello specifico, dei contribuenti con partita Iva attiva al 23 marzo 2021 che, a causa della situazione emergenziale, nel 2020 hanno subìto una riduzione superiore al 30 per cento del volume d’affari rispetto all’anno precedente.

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n. 117/2022 |APPUNTI DEL GIORNO| Venerdi 24 Giugno 2022 — Sacro Cuore di Gesù

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