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n. 127/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

Quotazioni spot del metallo giallo a 1969,26 dollari l’oncia pari a 57,21 euro al grammo.

Evasione autonomi: Confcommercio chiarisce – Dalle pagine de il Giornale di ieri, il direttore dell’Ufficio Studi Confcommercio Mariano Bella interviene sul tema ormai “classico” dell’evasione del lavoro autonomo sulla base dei dati dell’ultima Relazione sull’economia non osservata (link al documento pdf), firmata dalla Commissione del Mef guidata dall’economista Alessandro Santoro. Vengono citati i dati del documento per denunciare come il 70% cento degli autonomi evada e come non lo faccia “per necessità”, come sostenuto nelle scorse settimane dal vice premier Matteo Salvini. Il direttore dell’Ufficio Studi mette in fila alcuni elementi, pur ribadendo che “si tratta di numeri seri e ufficiali e di una relazione molto importante”, fa notare anche che è un’analisi molto complessa e proprio per la sua complessità “può a volte essere utilizzata in modo strumentale come una clava e non come strumento di conoscenza”. Si parla del 70% di autonomi evasori, che è il dato del gap contributivo Irpef del 2020 “ma poi si citano le unità irregolari prendendo un dato del 2019 senza vedere che nel 2020 sono crollate di oltre 700 mila”. “Confidiamo che il trend del 2023 ci sorprenderà in positivo. Bisogna apprezzare lo sforzo e i risultati ottenuti nella lotta all’evasione fiscale di questi ultimi anni; sono state recuperate decine di miliardi e centinaia di migliaia di posizioni che erano irregolari non lo sono più. Abbiamo innovato il contrasto all’evasione attraverso strumenti tecnologici, come lo split payment e la fatturazione elettronica”. Continua a leggere l’articolo.

RJC, chi è costui? – Il RJC – Responsible Jewellery Council è un’organizzazione non profit fondata nel 2005 che si pone quale obiettivo di promuovere, nel contesto dell’industria dei preziosi, pratiche responsabili da un punto di vista etico, sociale ed ambientale che rispettino i diritti umani lungo tutta la filiera produttiva dei gioielli.
Obiettivo di RJC è costruire una filiera responsabile per diamanti, gemme colorate, argento, oro e platinoidi “dalla miniera al consumatore”. Le aziende, circa 1700, che aderiscono al sistema si impegnano a rispettare e diffondere i principi definiti dagli standard RJC.
Secondo uno studio McKinsey entro il 2025 il 20-30% delle vendite globali di alta gioielleria sarà influenzato da considerazioni di sostenibilità, dall’impatto ambientale alle pratiche di approvvigionamento etico. Ciò equivale a un business di 110 miliardi di dollari, che rappresenta un aumento da tre a quattro volte gli acquisti influenzati dalla sostenibilità dal 2019. Melanie Grant, direttrice esecutiva, Responsible Jewellery Council: “Oggi siamo con la sostenibilità dove eravamo con la trasformazione digitale 20 anni fa. Quelli che l’hanno abbracciata subito hanno acquisito anche clienti nuovi e più giovani, quelli che l’hanno liquidata sono rimasti indietro. Sostenibilità è il più grande problema che l’orologeria e la gioielleria devono affrontare oggi e voglio aiutare tutti a capire che cosa possono fare per essere parte di questo movimento.”

Orologi: le statistiche sono un’opinione?Solo ieri negli Appunti riportavamo la notizia della discesa dei prezzi degli orologi di lusso sulle piattaforme di reselling stante i dati dell’indice di mercato WatchCharts che attribuiscono ad un’offerta in crescita, alimentata autonomamente dai privati, che ha superato la domanda degli acquirenti. Al contrario, l’ultimo Report di Deloitte sull’industria orologiera svizzera (ottobre 2022) ha sottolineato la crescita del mercato del secondo polso: attualmente vale circa 20 miliardi di franchi svizzeri, ma entro la fine del decennio potrebbe valere quasi 35 miliardi, oltre la metà di quello del nuovo. Previsione simile a quella di uno studio di Boston Consulting Group, che per il 2026 prevede per il secondo polso un mercato da 35 miliardi di dollari a fronte di un valore di 66 miliardi per il mercato del nuovo, con un tasso di crescita 2022-2026 del 9%. Della serie “ne vedremo delle belle”.

Vive la France! – Il colosso francese del lusso Lvmh cresce nel primo semestre del 2023 registrando ricavi per 42,2 miliardi, in crescita del 15% rispetto al primo semestre 2022 (crescita organica del 17%). Tutte le attività hanno registrato una crescita organica delle vendite a doppia cifra, ad eccezione della divisione Wines&Spirits. L’utile da operazioni ricorrenti è aumentato del 13% a 11,57 miliardi, il margine operativo ha raggiunto il 27,4% dei ricavi mentre la quota di gruppo sull’utile netto segna un incremento del 30% a 8,48 miliardi. Ottima la performance ed elevata crescita per l’alta gioielleria con uno slancio di Tiffany, Bulgari e Tag Heuer.

Per i giovani gioielli e beni di lusso battono l’arte – Se più fonti sottolineano le note difficoltà che sta attraversando il mercato dell’arte, incuriosiscono i dati messi in luce da ArtTactic. I risultati del primo semestre delle tre case d’asta leader di settore, Christie’s, Sotheby’s e Phillips, registrano una perdita del 18% rispetto allo stesso periodo 2022, che riporta il venduto ai livelli del 2019. Si conferma l’insistenza delle nuove generazioni verso beni e oggetti di lusso come gioielli, vini, borse e orologi, piuttosto che opere d’arte che presuppongono maggiore conoscenza, pazienza e l’accesso a circoli non certo inclusivi. (Tratto dall’articolo di Antonella Crippa “Più gioielli, orologi borse e vini che opere d’arte” pubblicato su Affari & Finanza de La Repubblica del 24 luglio).

n. 127/2023 |APPUNTI DEL GIORNO| Mercoledì 26 Luglio 2023 – SS. Anna e Gioacchino

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