Home » appunti » n. 129/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

n. 129/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

Prezzo dell’oro in lieve calo questa mattina sui mercati delle materie prime: il metallo prezioso passa di mano a 1953,11 dollari l’oncia pari a 57,19 euro al grammo.

Fiducia sì, fiducia no – A luglio l’indice composito del clima di fiducia delle imprese registra un aumento passando da 108,2 a 109,1, mentre l’indice del clima di fiducia dei consumatori diminuisce da 108,6 a 106,7. Lo stima l’Istat spiegando che a luglio l’indice di fiducia delle imprese recupera parzialmente i cali dei due mesi precedenti. La crescita dell’indicatore è determinata dal comparto dei servizi e da quello delle costruzioni. L’indice di fiducia dei consumatori si riduce pur mantenendosi sopra il livello medio del periodo gennaio-giugno 2023. Inoltre, l’Istat segnala un deciso peggioramento delle opinioni della situazione economica generale (ivi comprese le attese sulla disoccupazione) e delle attese sulla situazione economica personale. Con riferimento alle imprese, tutti i comparti indagati registrano un aumento dell’indice di fiducia ad eccezione di quello manifatturiero. Più in dettaglio, l’indice sale nei servizi di mercato (da 103,7 a105,6), nel commercio al dettaglio (da 110,5 a 111,2).

Giù le commissioni Pos – Con un “accordo storico”, raggiunto presso il Ministero dell’Economia e le Finanze, sul quale l’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (AGCM) ha espresso parere favorevole, si è trovata un’intesa per ridurre il costo delle commissioni pagate dagli esercenti per l’uso nel Pos nei pagamenti sotto i 30 euro e diffondere così l’utilizzo e l’accettazione di pagamenti elettronici. L’associazione che riunisce le banche italiane, l’ABI, e l’associazione delle società che offrono servizi di pagamento, ovvero l’APSP lo hanno siglato con Confcommercio, Cna, Confesercenti e Fipe, al tavolo al Ministero dell’Economia previsto dall’ultima legge di Bilancio. L’accordo prevede l’impegno di banche e operatori dei pagamenti a “promuovere iniziative commerciali” per “ridurre l’impatto dei costi delle transazioni di basso valore”, in generale sotto 30 euro, ma con offerte che “in particolare” siano “significativamente competitive” per le transazioni sotto i 10 euro che così, indicano i commercianti, verranno “quasi azzerate”.
Commentando l’accordo il n. 129/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|, ha sottolineato che “il Protocollo siglato oggi rappresenta per le imprese un passo molto importante sul tema dell’equità e della trasparenza dei costi dei pagamenti elettronici che va, però, consolidato con un adeguamento complessivo della normativa sulla trasparenza”. “L’accordo prevede, infatti, uno schema sintetico che rende per la prima volta comparabili tra loro le offerte promozionali di tutti gli intermediari e le condizioni applicate al termine delle promozioni. In questo modo le imprese sono finalmente più libere di scegliere e questo alimenta l’aspettativa di una mitigazione dei costi anche con un più frequente ricorso alla commissione-zero sui piccoli importi”.

L’e-commerce gode ottima salute – Anche nel 2023 l’e-commerce in Italia registra dati di crescita significativi a conferma di una sempre più spiccata maturità. È quanto emerge dal rapporto della Fondazione per la Sostenibilità Digitale, secondo cui gli acquisti online B2C cresceranno quest’anno del 13%, raggiungendo il valore di 54 miliardi di euro. Interessante anche il dato relativo alla diffusione di siti e app di e-commerce con quasi la metà (41%) degli intervistati che dichiara di farne uso regolare. Che l’acquisto di beni e servizi online sia sempre più comune nel nostro Paese lo si evince anche dai dati della recente indagine dell’Osservatorio B2B Digital Commerce di Netcomm, condotta su un campione di 400 imprese con fatturato sopra i 2 milioni di euro. Il giro d’affari online del B2B è destinato a raddoppiare nel prossimo triennio, mentre la quota delle aziende italiane, presenti con un proprio e-commerce o tramite marketplace, è cresciuta al 61%. Del restante 39%, il 13% ha in programma di attivarsi in tal senso nei prossimi 12 mesi.

Gruppo Swatch in crescita – Il primo semestre dell’anno segna un trend positivo per il Gruppo Swatch che ha visto un incremento del fatturato netto del +18% rispetto all’esercizio dell’anno precedente. In particolare, i mercati europei hanno registrato percentuali in crescita, guidati da Svizzera, Italia, Spagna e Francia, insieme a quelli del Nord America. Nel primo semestre del 2023 la quota di fatturato della distribuzione propria del Gruppo ha superato la soglia del 40% nel fatturato totale del segmento Orologi & Gioielli, con una media delle vendite per boutique superiore di oltre il 30% rispetto all’anno precedente.
Nell’anno concluso il 31 marzo scorso, Richemont – che controlla, tra gli altri Cartier, Van Cleef & Arpels e Vacheron Constantin – ha invece registrato vendite per 19,95 miliardi di euro, in progressione del 19% e superiori ai 19,6 miliardi attesi dal consensus di analisti del listino di Zurigo. Nel periodo, l’utile operativo segna un +34% per oltre 5 miliardi di euro, con margini in aumento dal 22,4% al 25,2%.

n. 129/2023 |APPUNTI DEL GIORNO| Venerdì 28 Luglio 2023 – SS. Nazario e Sauro

leggi anche

73/2024 |APPUNTI DEL GIORNO|

Economia italiana: segnali sempre incerti – La fotografia della nostra economia scattata dall’Ufficio Studi Confcommercio nella …

Powered by Rodolfo Bartucca