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n. 133/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

Intelligenza Artificiale: un’idea nata 50 anni faGioielli dal cuore tecnologico, presentati con la realtà aumentata oppure attraverso prototipi in tempo reale dall’anima sostenibile. Il dibattito sulle ricadute dell’intelligenza artificiale (AI) ha coinvolto ogni settore dell’artigianato, compresa la filiera dell’oro e dei preziosi, e per questo sarà al centro dell’edizione di «VicenzaOro September 2023», che si svolgerà dall’8 al 12 settembre. Uno spazio sarà interamente dedicato alle startup e ospiterà le imprese italiane che stanno già utilizzando alcune delle potenzialità dell’AI nel loro business. Inizia con questa considerazione l’articolo Con l’intelligenza artificiale il monile si proietta nel futuro di Simona Buscaglia pubblicato ieri dal Corriere della Sera. L’articolo contiene, peraltro, una considerazione di Vincenzo Aucella, presidente Assocoral nonché Vice Presidente Vicario di Federpreziosi: “Se l’arte del cammeo si basa su un minuzioso e insostituibile lavoro artigianale realizzato interamente a mano tramite un piccolo scalpellino, per i modelli su misura l’intelligenza artificiale invece può aiutarci. Invece di usare come reference delle immagini trovate su Internet, l’intelligenza artificiale può restituire un’immagine precisa delle preferenze del cliente, visto che il 90% dei prodotti col cammeo si realizzano su richiesta” e prosegue affermando che “attraverso l’uso di questo strumento il cliente avrà sempre maggiore scelta e noi modelli sempre più veloci da poter modificare”. Ora facciamo un salto nel passato grazie a Il Messaggero di stamane che ci ricorda come, precisamente nel 1967, quando un amico di famiglia, il sig. Robinson, diede un importante consiglio al giovane Benjamin Braddock: “Plastica, Ben. Il futuro è nella plastica”. Forse solo alcuni di voi, non più in tenera età ricorderanno questo scambio, una delle più bizzarre battute del celebre film ‘Il laureato’. Quasi sessant’anni dopo ci sarebbe da chiedersi cosa potrebbe consigliare oggi un sig. Robinson a un neolaureato. La risposta, guardando ai listini e alle cronache, sembra scontata: intelligenza artificiale. Del resto, il clamore suscitato da alcune esperienze già diffuse su larga scala sembra non lasciare molti dubbi. La storia, tuttavia, invita a essere cauti. Il pericolo maggiore quando si investe in progetti innovativi, infatti, è quello di non distinguere tra valori reali, cioè aziende che producono beni di qualità riconosciuta dai clienti, e semplici fuochi di paglia, vale a dire mode del momento che nascondono enormi zone d’ombra.
Il punto si applica alla perfezione proprio alle aziende che operano nell’intelligenza artificiale: nessuno, davvero, ne conosce le reali potenzialità, e quindi in pochi sanno distinguere progetti davvero innovativi da probabili buchi nell’acqua.
Episodi meno recenti ma comunque esemplari, che basta ricordare perché piuttosto noti, sono dati dalla “bolla” dei bulbi di tulipani in Olanda (nella prima metà del XVII secolo). Per chi ama corsi e ricorsi storici e non crede alle coincidenze, è fin troppo evocativo pensare che i semiconduttori siano i nuovi bulbi o che, esattamente cento anni dopo, siamo proprio nel pieno degli anni ’20. Resta un dubbio: sappiamo cosa consiglierebbe il sig. Robinson al giovane Ben, nel 2023. Ma se invece di parlare con lui, Ben oggi chiedesse all’intelligenza artificiale su cosa investire, che cosa gli risponderebbe? Nelle pagine de Il Sole 24 Ore di stamane Luca De Biase sul tema afferma “Quando si parla così tanto di una tecnologia, come è successo all’intelligenza artificiale nella prima metà del 2023, le motivazioni sono sempre una combinazione di innovazione sostanziale e manipolazione promozionale. Ma a differenza, per esempio, di quanto è accaduto al metaverso di un paio d’anni fa, la vicenda dell’intelligenza artificiale è composta molto più di innovazione vera che di chiacchiericcio.
Anche se, per poterne cogliere le opportunità, è necessario imparare a distinguere tra le informazioni utili e le notizie che viaggiano sulle ali di un entusiasmo irrazionale. Perché questa tecnologia è diventata tanto importante recentemente? Che cosa motiva gli investimenti giganteschi che sono serviti a svilupparla? Quali rischi e quali opportunità alimenta? Che ragioni ci sono per regolamentarla?”.
Qui si apre il dibattito e in occasione di VicenzaOro avremo modo di approfondire l’argomento o almeno di saperne di più.
Gli amici capitolini, nel frattempo, possono prendere nota del bando dei Voucher Digitali Impresa 4.0 della Camera di Commercio di Roma rivolto alle piccole e medie imprese della città e della provincia. Le aziende dovranno produrre progetti di digitalizzazione, robotica avanzata e collaborativa, prototipazione rapida e IoT, soluzioni di cyber security e business continuity, intelligenza artificiale e blockchain, sistemi di e-commerce, smart-working e telelavoro.

Dopo Swatch/Omega ecco Swatch/Blancpain – Con oltre un milione e mezzo di orologi venduti la collaborazione tra Swatch e Omega, con l’ormai celebre «MoonSwatch», è stata un successo storico per il mondo dell’orologeria. Oggi – ce lo ricordano le tante intere pagine pubblicate su vari quotidiani – inizia una nuova sfida, non solo per il gruppo Swatch (è il caso di evidenziarlo) con il debutto della collezione Blancpain x Swatch.

n. 133/2023 |APPUNTI DEL GIORNO| Giovedì 7 Settembre 2023 – S. Regina

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