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n. 140/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

Il prezzo dell’oro stamane oscilla di poco rispetto alla giornata di ieri. Attualmente il lingotto con consegna immediata è scambiato a 1.928,87 dollari l’oncia. Prezzo al grammo 58,00 euro.

Crescita: stime al ribasso – L’Ocse annuncia che il Pil italiano non ce la farà a raggiungere nemmeno l’1%, fermando la sua crescita a +0,8% sia quest’anno che il prossimo. In uno scenario di frenata dell’economia mondiale, l’Ocse taglia, dunque, le stime di crescita anche dell’Italia. La nostra economia rispetto alle precedenti previsioni di giugno avanzerà di quattro decimali in meno nel 2023 e di due decimali in meno nel 2024. Il consiglio all’Italia della capoeconomista dell’Ocse, Clare Lombardelli: “La difficoltà per l’Italia è la crescita o, meglio, l’assenza di crescita. La nostra raccomandazione alle autorità italiane è avviare delle riforme strutturali per far fronte alla crescita debole, il che significa, ad esempio, rafforzare la concorrenza e l’innovazione”.

Confcommercio: peggioramento in vista – Che la stretta sui prestiti alle imprese sia un fatto, ci sono pochi dubbi. L’aumento dei tassi di un quarto di punto deciso dalla Bce giovedì scorso, ora al 4,50%, non ha spazzato le nubi di incertezza sul mercato del credito. La restrizione dei finanziamenti è uno dei principali fattori che determinano il ritardo dei pagamenti, lo sviluppo delle aziende, soprattutto delle piccole e medie. Secondo i dati di Banca d’Italia, ad agosto i prestiti a imprese e famiglie sono scesi del 3,3% rispetto al 2022, mentre a luglio avevano registrato un calo del 2,2% (i prestiti alle imprese erano diminuiti del 4,0% e quelli alle famiglie dello 0,3%). Continuando questa tendenza, così come registrato a maggio scorso dall’Ufficio Studi di Confcommercio, senza interventi, non può che peggiorare. I rincari dei tassi incorporati fino a maggio impattano sulle Pmi con 6,7 miliardi di euro di costi aggiuntivi in un anno (2,2 miliardi nel Nord-Ovest, 1,8 nel Nord-Est e il resto equamente diviso tra Centro e Sud). Ma, soprattutto, minano la fiducia degli imprenditori, anche dei più lungimiranti.

Ripresa per gli orologi elvetici – Dopo la flessione di luglio le esportazioni di orologi svizzeri sono tornate ad aumentare nel corso del mese di agosto. Queste le risultanze di dati mensili diffusi ieri dalla Federazione dell’industria orologiera (FH). L’espansione si spiega con l’andamento positivo di Stati Uniti (+13,5% a 298 milioni), principale sbocco del made in Switzerland, nonché di Hong Kong (+29,0% a 146 milioni), Regno Unito (+21,5% a 137 milioni), Giappone (+8,7% a 125 milioni) e Singapore (+3,5% a 111 milioni). Per contro, è risultata in forte calo – per il secondo mese consecutivo – la Cina (-27,3% a 190 milioni). Il bollettino non indica dati relativi alle esportazioni verso l’Italia.

Premiata l’eccellenza dei maestri artigiani torresi – Nove finalisti, nove artigiani, nove narrazioni affidate alle mani e a quella capacità d’immaginare che è plasmare la materia prima. Un’affermazione questa che sicuramente – parafrasando quanto riportato in un articolo pubblicato nei giorni scorsi da Il Sole 24 Ore – ha colpito nel segno, indicando la direzione del Premio Maestri d’Eccellenza ideato da Lvmh, Confartigianato e Fendi. Nove finalisti per tre categorie: gli emergenti, gli innovatori, i professionisti di tradizione, impegnati nella trasmissione del saper fare. I riconoscimenti sono stati consegnati ieri sera in apertura della Milano Fashion Week, alla Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale. Tra le oltre trecento candidature arrivate da Nord a Sud, dal Piemonte alla Sicilia, da parte di professionisti del nostro settore, uno dei maestri artigiani d’eccellenza torresi: Fabio Ottaviano. Entusiasta Vincenzo Aucella, presidente di Assocoral e vice presidente Vicario di Federpreziosi: “Orgoglio torrese, Fabio incarna il talento creativo, il saper fare di un territorio unico quale è Torre del Greco, emblema di un Made in che, grazie ad eccellenze come quella di Fabio, rende onore ai tanti artigiani, al nostro artigianato d’eccellenza che si fa impresa, ove la ricerca diventa pratica, puro made in Italy”.

Cambio merce: meglio precisare – È in capo al gioielliere l’obbligo di cambio merce a seguito di acquisto in negozio? Questa, in sintesi, la richiesta di chiarimento giunta nei giorni scorsi da un operatore associato. Il diritto di recesso può essere esercitato solo per contratti conclusi a distanza o negoziati fuori dai locali commerciali (art. 52 Codice del Consumo), pertanto non potrà essere esercitato nel caso di acquisti effettuati in negozio salvo accordi in tal senso tra le parti. I nostri clienti hanno la possibilità di restituire il prodotto solo in due casi: difetto di costruzione o sopravvenuta rottura o danneggiamento di una componente. Il primo caso si verifica quando, all’esito dell’utilizzo, la merce dimostra di non funzionare correttamente: il vizio dunque si presume già sussistente all’atto dell’acquisto, per un difetto probabilmente di fabbrica o di conservazione del bene. Il secondo caso, invece, si ha quando nel corso del tempo il prodotto si guasta per cause non imputabili all’acquirente. (Fonte Federpreziosi)

n. 140/2023 |APPUNTI DEL GIORNO| Mercoledì 20 Settembre 2023 – S. Candida

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