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n. 143/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

Sostanzialmente invariata la quotazione del metallo giallo rispetto alla chiusura dei mercati venerdì scorso. Attualmente il lingotto con consegna immediata è scambiato a 1.926,67 dollari l’oncia, pari a 58,18 euro al grammo.

A proposito di manovra finanziaria – L’Istat ha diffuso venerdì scorso i dati della revisione del Pil 2021, attestandone una maggior crescita rispetto alla stima diffusa lo scorso aprile: dal 7% all’8,3%. Il deficit in rapporto allo stesso Pil è così sceso, rispetto alle precedenti stime, dal 9% all’8,8%.
Risultanze fondamentali per il Governo in attesa dell’imminente pronuncia di Eurostat su come va conteggiato il Superbonus nel 2023 per mettere a punto i dati della Nota di aggiornamento del Def che dovrebbe essere approvata giovedì e che traccerà lo spazio finanziario per la manovra 2024. Rispetto al Def di aprile l’orientamento è di confermare il Pil 2023 all’1%, ma potrebbe scendere anche allo 0,9% mentre è probabile che scenderà di qualche decimale il +1,5% per il 2024. Nella giornata odierna, intanto, il Consiglio dei Ministri approverà un decreto legge che proroga di tre mesi alcune misure contro il caro bollette (bonus sociale, IVA al 5% sul gas), avvia il bonus riscaldamento e prevede bonus una tantum di 80 euro per l’acquisto di carburanti. Tutti questi bonus sono riservati alle famiglie con ISEE fino a 15 mila euro. Nel decreto è presente anche una sanatoria per commercianti e autonomi che abbiano commesso violazioni su scontrini e fatture dal primo gennaio 2022 al 30 giugno 2023: potranno mettersi in regola pagando entro il 15 dicembre una mini sanzione.

Fisco, giù le sanzioni per errori e ritardi – Una nuova sanzione fiscale “base” del 60%, più bassa di quelle attuali: è la proposta degli esperti incaricati dal ministero dell’Economia di impostare l’attuazione della delega fiscale. Inoltre, si va verso la rimodulazione delle penalità, così da alleggerire il carico sanzionatorio su errori, ritardati pagamenti e divergenze interpretative, colpendo in modo più severo le frodi. L’esatta misura delle nuove multe dipenderà dalle decisioni di natura politica che saranno prese dopo che la Ragioneria generale avrà misurato la perdita di gettito (e quindi la necessità di coperture). Tra gli altri temi affrontati nella bozza dei tecnici, c’è la revisione di una serie di Istituti che oggi moltiplicano le sanzioni, dal cumulo giuridico al ne bis in idem. L’indicazione dei tecnici è quella di definire una sanzione “base” che sia più bassa di quelle attuali: indicativamente intorno al 60%, da aumentare della metà – fino al 90% – per i casi più gravi. La considerazione è che all’estero le sanzioni non superano mai il 100% del tributo evaso. Al contrario in Italia le multe “standard” vanno dal 90 al 180%; range che diventa dal 120 al 240% nei casi di omessa dichiarazione.

Un evento unico per celebrare l’artigianato italiano“Venezia, con il Salone dell’Alto Artigianato Italiano, celebra l’eccellenza italiana e la maestria di tantissimi italiani che, attraverso le loro mani e le loro creazioni, danno lustro all’Italia e al Made in Italy nel mondo”. Così dice il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. Dalle mani degli artigiani sono nati saperi che hanno fatto la storia. Una storia spesso scritta in piccole botteghe sgranate in un’Italia lontana dalle prime pagine e dai riflettori. Eppure quel tessuto è una trama forte da raccontare, valorizzare, proteggere dai venti delle crisi e dalla difficoltà di passare il testimone ai giovani. Parte da qui la chiamata a ceramisti, esperti di mosaici, restauratori del legno, stampatori, artigiani che lavorano il marmo, i metalli, che producono occhiali, gioielli, ceramiche, stamperie d’arte, studi di grafica e di serigrafia, vetrerie, manifatture tessili, legatorie. È un viaggio nella creatività artistica delle botteghe. “Venezia è la città più antica del futuro”, si legge nella nota che presenta il primo Salone dell’Alto Artigianato Italiano. Un progetto ambizioso, che guarda indietro per scattare in avanti, in programma all’Arsenale da giovedì 28 settembre a domenica 1° ottobre. A Venezia in questi quattro giorni i visitatori si immergeranno in un percorso che li porterà alla scoperta di mestieri che hanno segnato la millenaria storia della Serenissima e del resto d’Italia. Centoquattro espositori, tra cui nomi di primo piano del patrimonio culturale di Venezia: artigiani del vetro di Murano, a quelli dei merletti di Burano e Pellestrina che dal 1500 si tramandano i segreti e la pazienza di queste lavorazioni, i fabbricanti di carte, mosaici, terracotta, metalli e pietre preziose. Altri vengono dalla Puglia, dalla Toscana, dalla Sardegna, dalla Calabria, dall’Emilia Romagna e da altre regioni, ciascuno con la propria identità culturale e geografica.(Tratto dall’articolo di Laura Montanari “Venezia, laboratorio dell’alto artigianato” pubblicato sul numero odierno de La Repubblica)

Gioielli: emozioni e valori concreto – Andrea Visconti, CEO dell’azienda di Valenza fondata dal padre Giorgio, intervistato da Bettina Bush su Affari e Finanza de La Repubblica sottolinea che “l’inflazione e l’incertezza spingono verso beni concreti, con un gioiello si fa un doppio acquisto, con un bene che si può indossare. Notiamo che da qualche anno c’è più voglia di investire in qualcosa di concreto che rappresenta un valore. Nel caso del gioiello poi c’è anche l’aspetto emotivo, così si crea la magia, il riuscire a trasferire i ricordi, le emozioni con la bellezza”. Un settore in forte evoluzione. “Attualmente il gioiello viene regalato, ma osserviamo che sono sempre di più le donne che acquistano il loro oggetto – conclude Andrea Visconti – la gioielleria in futuro sarà molto diversa”.

n. 143/2023 |APPUNTI DEL GIORNO| Lunedì 25 Settembre 2023 – S. Aurelia

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