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n. 147/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

In leggero calo, rispetto alla giornata di ieri, il prezzo del metallo giallo. Il lingotto con consegna immediata passa di mano a 1.822,86 dollari l’oncia pari a 55,91 euro al grammo.

Il valore della mano – Uno studio di Banca Ifis conferma l’importanza della manifattura e dell’artigianato nel sistema produttivo italiano. Ma la vera sfida è coinvolgere i giovani. Il valore economico delle imprese attive in questo comparto economico ha sfiorato i 500 miliardi nel 2022, in crescita del 16% rispetto all’anno precedente e dell’8% rispetto al 2019, arrivando così a superare i livelli pre-Covid. Quando si parla di “bellezza” si intende quel settore produttivo che attinge alla tradizione manifatturiera e alla sapienza artigiana così profondamente radicata nel nostro Paese. Un modo quindi di esprimere l’identità e le tradizioni italiane attraverso il “saper fare” delle piccole o piccolissime imprese. In poche parole, tutto ciò che rende il Made in Italy un marchio apprezzato a livello globale. Le imprese attive in questo campo hanno rappresentato, nel 2022, ben il 56% della crescita del Pil nazionale. Dunque, con una crescita più che doppia rispetto al resto del sistema produttivo italiano, la bellezza si conferma essere un traino irrinunciabile per l’intera economia del Paese. Come analizzato dallo studio, questo sviluppo coinvolge tutti i comparti del settore: soprattutto agroalimentare e turistico, ma anche tecnologia, cosmetica, sistema casa, ambiente, orologeria, gioielleria e automotive. Nonostante ciò, l’artigianato nazionale fatica a mettersi al passo dei grandi cambiamenti demografici, economici e sociali. Ne sono testimoni il calo delle imprese artigiane (-32% rispetto al 2000), l’invecchiamento anagrafico degli operatori di settore e la difficoltà nella ricerca di personale, sintomi di un malessere ben più profondo che trova nella mancanza di ricambio generazionale la conseguenza più nefasta. Questo è un problema che negli ultimi anni ha colpito il 41% delle imprese artigiane, trovatesi a passare attraverso la complicata fase del passaggio generazionale. Le strategie più comuni per ovviare a tale ostacolo sono il mantenimento della tradizione familiare e la formazione diretta di nuovo personale.
Servono però riforme strutturali, come richiesto dagli stessi artigiani: incentivi fiscali per le nuove aziende, maggiore collaborazione tra pubblico e privato per il potenziamento della formazione e, infine, una modifica dei programmi scolastici per promuovere la creatività dei giovani, in modo da metterli nelle condizioni di tradurre in pratica le loro idee. (Tratto dall’articolo di Roberto Bargone “L’Italia riparte dalla bellezza: il Made in Italy traino dell’economia nazionale” pubblicato su La Repubblica del 1° ottobre).

Sanzioni ridotte per scontrini e ricevute – Via alla regolarizzazione con le sanzioni ridotte, degli scontrini e delle ricevute non emesse. Come ricorda una nota dell’Agenzia delle Entrate, con la pubblicazione del “Decreto energia” nella Gazzetta Ufficiale di venerdì scorso 29 settembre diventa operativa la norma che consente di regolarizzare la mancata certificazione dei corrispettivi da parte dei soggetti con partita IVA. In particolare, in base a quanto disposto dal Dl 131/2023 (art. 4), i contribuenti che dal 1° gennaio 2022 e fino al 30 giugno 2023 hanno commesso una o più violazioni possono mettersi in regola beneficiando delle sanzioni ridotte previste dal ravvedimento operoso, anche se le stesse violazioni sono state già constatate con un processo verbale. In buona sostanza, la disposizione agevolativa può essere applicata alle irregolarità già constatate fino al 31 ottobre 2023 a patto che il ravvedimento sia effettuato entro il prossimo 15 dicembre. Restano escluse, invece, quelle per cui siano state eventualmente già irrogate le sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate alla data di perfezionamento del ravvedimento. È il caso, per esempio, del commerciante che ha ricevuto il pagamento ma non ha poi certificato i corrispettivi (emettendo i relativi “scontrini”). Va aggiunto, infine, che le violazioni così regolarizzate non saranno considerate nel computo ai fini dell’applicazione della sanzione accessoria di sospensione dell’attività.

Tarì Open da venerdì 6 ottobre – L’inaugurazione, in programma sabato 7, vedrà presente per un indirizzo di saluto il nostro Presidente Stefano Andreis. Ricca di eventi, la rassegna affianca alla quattro giorni di business una serie di appuntamenti di valenza culturale, a supportare l’intesa del Tarì con le istituzioni museali del territorio quale ulteriore testimonianza della “cultura del DNA del gioiello campano”.
Da venerdì 6 a domenica 9 l’appuntamento è con la Mostra “Le meraviglie dell’oro. Preziosi e gioielli del Museo archeologico nazionale di Napoli”. A introdurre l’esposizione, che comprende una selezione dei gioielli più preziosi custoditi dal massimo museo napoletano, il percorso espositivo “Pompei, impronte di vita” con 9 opere dell’artista Akelo, ispirate al mondo dei miti classici e alla drammatica eruzione del 79 d.c. Lo stretto collegamento della storia del gioiello classico con l’evoluzione contemporanea del design è testimoniato dall’esposizione delle creazioni di design dei 10 giovani vincitori del Contest di design “DNA del Gioiello”.

Gioielli tra moda e arte – Artista, designer di gioielli, tre volte nominato “Accessories Man of the Year” dal Council of Fashion Designers of America, un’autorità quando si parla di moda e creatività. Gabriel Urist, classe 1978, sbarca nel capoluogo meneghino con una mostra dal titolo Ethical Navigation Systems. Visitabile fino al 19 ottobre prossimo, l’esposizione presenta i lavori dell’artista presso la Golab Agency di Milano.

n. 147/2023 |APPUNTI DEL GIORNO| Mercoledì 4 Ottobre 2023 – S. Francesco d’Assisi

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