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n. 63/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

L’oro altalenante supera nuovamente la soglia dei 2.000 dollari l’oncia. Attualmente la quotazione spot è di 2002,54 dollari l’oncia, pari a 59,07 euro al grammo

Economia italiana: medaglia a due facce – Crescita tendenziale allo 0,9 per cento, che sarà “arrotondata” all’1 nelle stime programmatiche. Quelle cioè che tengono conto delle misure messe in campo dal Governo. Deficit fotografato al 4,35% del Pil, con la scelta però di lasciarlo salire al 4,5: il che vuol dire liberare circa 3 miliardi di risorse finanziarie. Debito, sempre in rapporto al Pil, in ulteriore seppur lenta discesa, fino ad arrivare al 140,9% nel 2025: lo scorso anno è stato pari al 144,4. Il Documento di Economia e Finanza, oggi all’esame del Consiglio dei ministri, tiene insieme un certo ottimismo sull’andamento dell’economia quest’anno (dopo il risultato abbastanza positivo del primo trimestre) e la consapevolezza che i rischi all’orizzonte restano significativi. Ma il miglioramento delle stime di crescita, e soprattutto la cautela sui conti pubblici, sono in qualche modo anche un messaggio a Bruxelles, proprio mentre in Europa si discute sulle nuove regole di bilancio.
Ha giocato a favore del miglioramento delle stime per quest’anno, insieme alla conferma del buon andamento dei servizi in particolare nel campo turistico (fattore questo destinato a protrarsi in primavera) anche la ripresa dell’attività manifatturiera, in particolare nei settori sui quali gravava l’ipoteca del caro-energia. Non solo quindi non c’è stato il temuto crollo di alcuni settori, ma l’industria nel suo complesso ha ripreso a macinare. Per i prossimi mesi però lo scenario è a due facce. Da una parte c’è la speranza che si concretizzi ulteriormente il calo dell’inflazione già visto a marzo, con conseguente effetto favorevole per i margini delle imprese e per il potere d’acquisto delle famiglie. Dall’altra restano fattori di incertezza. Le tensioni geopolitiche di cui la guerra in Ucraina è solo la manifestazione più evidente potrebbero mettere nuovamente sotto pressione i prezzi energetici. Mentre la Banca Centrale Europea resta per ora convinta che l’inflazione va combattuta con energia: se i segnali di discesa dei prezzi non dovessero risultare convincenti l’attuale politica restrittiva, che già agisce con effetto ritardato, potrebbe condizionare pesantemente l’accesso al credito delle imprese e quindi la loro attività. La parola d’ordine è comunque “prudenza”. Perché le incognite di qui a fine anno restano tante e il 2024 – con il ritorno delle regole del Patto di stabilità – sarà complicato per tutti. L’Aula della Camera intanto è pronta a esaminare il Def non appena sarà approvato dal Cdm.

Cambio ai vertici nel mondo dell’orologeria – Il nuovo presidente di Assorologi Marcello Borsetti intervistato da Paolo De Vecchi su Affari e Finanza stamane in edicola allegato a La Repubblica, “Chi mi ha preceduto ha sempre dato lustro e vigore alle iniziative intraprese – ha dichiarato in prima battuta – ed è mio intendimento dare continuità, semmai con maggior spinta, a quelle che ritengo essere le tematiche più importanti per il nostro settore.
Innanzitutto la fondamentale lotta alla contraffazione, senza dimenticare l’attenzione alle evoluzioni di mercato, oggi sempre più frequenti e significative, e il supporto alla storica scuola d’orologeria di Milano. Non mancherà inoltre la promozione, come ben ci si aspetta da un’associazione di categoria, della cultura e dei valori che da sempre caratterizzano il mondo degli strumenti del tempo”. E, in chiusura del servizio che riporta nel dettaglio i dati del rapporto sul comparto aggiornati al 2022, a proposito di smartwatch si sottolinea come meritino “un accenno, anche se si tratta di un discorso a parte, visto che tanto se ne parla e che il loro successo è indiscutibile indipendentemente da età e disponibilità economica degli acquirenti. Settore in crescita per quanto tra gli intervistati riguarda la conoscenza (84,6%) e il possesso (51,7%): nel 2022 ne sono stati venduti 2,3 milioni d’unità, anche se non è ancora ben chiaro sia tra gli addetti ai lavori che presso il grande pubblico – se vadano considerati più dispositivi od orologi”.

Come chiunque altro – Un ragazzo autistico che lavora in una gioielleria? Perché no? Ci sono storie che vale sempre la pena render note. Grazie alla collaborazione del titolare di un’azienda orafa del cuneese è stato possibile dimostrare come un progetto di inclusione sociale e lavorativa sia non solo possibile ma anche replicabile, laddove l’ente pubblico, il privato e la famiglia collaborano seriamente con un unico obiettivo: creare le condizioni affinché un ragazzo affetto da disturbi dello spettro autistico possa dedicarsi a un lavoro come chiunque altro, in una ambiente protetto, dove potersi esprimere al meglio delle sue potenzialità. Guarda il video

n. 63/2023 |APPUNTI DEL GIORNO| Martedì 11 Aprile 2023 – S. Gemma

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